Scritta da: Fucking Metamorphosi
in Frasi & Aforismi (Vita)
Viviamo in un mondo di attese, e di arrese.
Composta domenica 9 dicembre 2012
Viviamo in un mondo di attese, e di arrese.
Mi dicono "hey, sei forte!". Devo esserlo per forza, ho dovuto esserlo per forza. Per sopravvivere. Perché questo mondo se ne fotte che tu sei buono, gli altri se ne fottono di te e se possono ti fottono. Perciò sono forte: perché non c'era altra via di uscita.
E ti chiedi i tuoi "perché" ogni giorno, te li chiedi per abitudine, solitudine, per ricordarti che respiri e che sei un essere pensante, dolorante, insistentemente perso in sé.
E ti chiedi, senza mai risponderti o averti.
Perché tanto alla fine quasi tutti ti useranno in qualche modo, e a te non resta che guardare nuovamente lo stesso spettacolo da anni, con un sorriso stampato in faccia, facendogli credere di non aver capito nulla.
La gente ha il vizio di sparire, e la brutta abitudine di riapparire.
Non importa come arrivi o come te ne vai, ma cosa hai saputo lasciare al tuo passaggio.
Crediamo di consolarci quando vediamo qualcuno che sta peggio di noi, ma forse quel qualcuno è solo il riflesso di ciò che siamo o che potremmo diventare continuando sulla stessa strada.
Sarebbe stato facile scrivere le solite banali parole come "mi manchi" o "ti amo", lo fanno tutti.
Ma tu non sei tutti, ecco perché ti sto scrivendo qualcosa di più importante: "sono qui".
Ho paura di piangere, di soffrire, di voler bene a qualcuno, di mostrare la mia fragilità, la mia natura.
Ho paura di essere troppo umana.
È davvero strano come, spesso, le persone più solitarie e silenziose siano quelle più interessanti. Quel loro essere così scostanti, alle volte intimoriti, forse non è casuale. Forse temono che quel qualcosa che li rende speciale gli venga tolto dagli altri, forse hanno paura di far vedere quello che possono dare. Forse hanno solo paura di venire inghiottiti dalla fretta e la freddezza del mondo.