Cos'è il sigillo della raggiunta libertà? Non provare più vergogna davanti a se stessi.
Commenta
Cos'è il sigillo della raggiunta libertà? Non provare più vergogna davanti a se stessi.
Mai sazio, come la fiamma mi ardo e mi consumo.
Luce diviene tutto ciò che afferro, carbone ciò che lascio:
sono sicuramente fiamma.
Anche i propri pensieri non è possibile restituirli completamente in parole.
Il sonno della ragione genera mostri.
Quelli che si amano e che sono nati gli uni per gli altri, si incontrano facilmente: le anime affini si salutano già da lontano.
Non c'è nulla che io possa rimproverarmi, ho amato quando dovevo, e ho sorriso molte più volte di quanto non fosse necessario.
Non si possono domare i sognatori, né ingabbiarli, né incatenarli. Se non fugge il corpo, fugge la mente, gli occhi volano oltre il visibile e disegnano mondi interi, il cuore palpita di emozioni che sanno germogliare dal nulla, le mani vivono mille storie e non si è mai soli.
Aspetto Te, come un soffione il vento.
I tuoi occhi sono stati creati per indurmi a peccare. Le tue labbra, invece, per insegnarmi a farlo.
Ti accarezzo i pensieri nel silenzio di dolci e profondi peccati; sinuose voglie e maledette coincidenze. Tu quel pensiero dannato; tu quel pensiero profondo e immenso come i sogni.