Scritta da: B. Summer
Non c'era bisogno di chiedergli perché fosse lì. Era certa, come fosse lui stesso a dirglielo, che era lì per essere dov'era lei.
dal libro "Anna Karenina" di Lev Nikolaevic Tolstoj
Non c'era bisogno di chiedergli perché fosse lì. Era certa, come fosse lui stesso a dirglielo, che era lì per essere dov'era lei.
Avrei voluto dire le parole giuste, quelle che nonostante tutto aggiustano le cose, quelle che nel silenzio fanno rumore, quelle che nell'attesa bruciano di pioggia che cade e leva via tutti i dolori. Avrei voluto parlare semplicemente, come una bambina, con tenere parole fatte di arcobaleni colorati, di caramelle sbucciate e forse avresti capito cosa dicevano le mie lacrime, i miei sbagli, i miei silenzi... forse avresti capito che nonostante le mie piccole mani sporche di cioccolato, il mio sorriso e la mia anima erano lì solo per te.
Molte volte ho aperto il mio cuore ma mai mi ero così spinta dentro il tuo, ora so chi sono, vedendomi al centro del tuo universo.
Vivimi in ogni respiro in ogni minuto e quando il tempo ci separa pensami come tua perché ti amo come la cosa più bella dell'universo.
E poi pensi a lui, a ciò che è, a ciò che fa quando sta con te, ed è semplicemente bellissimo da non riuscire nemmeno a descriverlo.
Prova a guardare quella linea che divide il cielo dal mare, e sentire il vento che ti accarezza dolcemente la pelle. Provo la stessa emozione quando ti penso...