Partita a scopa
Una delle cose più terribili è
davvero
stare a letto
una notte dopo l'altra
con una donna che non hai più voglia
di scopare.
Invecchiano, non sono più tanto
belle – tendono persino
a russare, buttarsi
giù.
Così, a letto, a volte ti giri,
il tuo piede tocca il suo –
Dio, che orrore! –
e la notte è là fuori
dietro le tendine
e insieme vi suggella
nella
tomba.
E la mattina vai in bagno,
parli, attraversi il corridoio,
dici strane cose; le uova friggono,
partono i motori.
Ma seduti l'uno di fronte all'altro
hai 2 estranei
che si ficcano in bocca il pane tostato
che si bruciano col caffè bollente la gola risentita
e l'intestino.
In dieci milioni di case americane
è lo stesso –
vite stantie appoggiate
l'una all'altra
e nessun posto
dove andare.
Sali in macchina
e vai a lavorare
e là ci sono degli altri sconosciuti, quasi tutti
mogli e mariti di qualcun altro,
e oltre alla ghigliottina del lavoro,
flirtano, scherzano r si danno pizzicotti,
tendendo qualche volta
a farsi in qualche posto una rapida scopata –
a casa non possono farlo –
e poi
tornano a casa
ad aspettare il Natale o il Labor Day
o la domenica
o qualcosa.
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