Commenti a "Nelle mie imperfezioni, la mia unicità." di Lucia Gaianigo
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postato da Klara Erzsebet Bujtor, il
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postato da scheggia52, il
Bea, dimentiavo...ricorda che desidero essere fucilata, non impiccata. Grazie.
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postato da scheggia52, il
Bea, non ti sbagliavi di molto:l'anarchico non ha bisogno di leggi, perche' non le infrange, non ha bisogno di guardiani, perche' il suo comportamento non causa danni alla collettivita', vive di quello che produce, ha un alto senso civico e morale cosi' sviluppato da non consentirgli il riconoscimento di capi che pensino per lui! Troppo bello...Mi spiace molto se i politici soffrono, anche se a vederli non mi pare......Potrebbero fare un corso accelerato di "Etica", ma non credo servirebbe molto, quelli pensano che Etica equivalga a :"Mi faccio gli affari miei"! Non so se la povera Anna Freud, potrebbe essere d'aiuto ( era specializzata in problemi infantili, potrebbe prendere in esame, eventualmente, il figlio Trota di Bossi, che mi pare abbia appena superato, come stato mentale, la fase di lallazione). Per gli altri si potrebbe provare con il dottor House, non si sa mai.....
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postato da Violina Sirola, il
Scusami se continuo.
Si dice "Stato Etico"
Se la politica non ha "Etica" allora gli uomini politici non lo sanno? Ecco perchè sono sempre alla ricerca di una identità politica.
Mi dispiace perchè soffrono, dovresti dirlo alla tua amica Anna Freud. Chi soffre e coinvolge gli altri nella propria sofferenza può solo arrecare danni (vedi la chiesa).
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postato da Violina Sirola, il
Sai che quando ero giovane pensavo che l'anarchico fosse il "politico" giusto perchè rifugge dallo "Stato Politico"!!!????
Ritenevo fosse possibile il rispetto reciproco senza "guardiani" e "giudicanti" al servizio di un padrone e che la "pianificazione economica" dello Stato si potesse fare con la macchina (computer) in cui inserire i dati. Dimenticavo il programma. Il nome era "Benessere economico di tutti gli abitanti del pianeta" senza cancellare i diritti acquisiti.