Commenti a "Dove la povertà infesta la gente e si..." di Flavia Ricucci
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postato da ODIOSA, il
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postato da Sir Jo Black, il
Voglio aggiungere una terza cosa. Spesso trovo una scusa il dire io non faccio l'elemosina perchè quello ci si compra la droga, perchè sta meglio di me o che altro ne so io ...
L'elemosina va fatta perchè sentita e se qualcuno ci tende la mano chiedendo possiamo riempirla o meno a seconda di quello che possiamo fare. Ma non inventare scuse per proteggere la nostra coscienza.
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postato da Sir Jo Black, il
Spesso qualcuno mi chiede: "Come fai a decidere a chi dare le tue elemosina, magari è uno che ci si va a comprare droga..."
La mia risposta è sempre la stessa: "Io dono con il cuore e senza interesse, se qualcuno fa cattivo uso del mio dono è una sua responsabilità."
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postato da Sir Jo Black, il
Il problema è nel riuscire a credere lo stesso che qualcosa arrivi a chi è destinato.
L'organizzazione, anche se econominca, della distribuzione dei contributi solidali è comunque un modo per rendere più "importanti" i risultati. Una cosa è distribuire i pochi spicci che il singolo può dare, un'altra è raccoglierli e gestirli.
Ultimamente penso, di contro, che forse è meglio che ognittanto, quando possibile, anzi che dare ognittanto pochi centisimi, dessimo a chiunque ci sembri un poveraccio una decina d'euro. Se lo facessero tutti quelli che possono forse risolveremmo il problema dei poveracci che incontriamo in giro per strada ...
;)
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postato da ODIOSA, il
si è proprio così... ed è x questo che alla fine si perde la fiducia nel mondo perchè prevale sempre l'interesse del proprio tornaconto a discapito di quei pochi che ancora ci credono alla solidarietà