Commenti a "I viaggiatori esprimono nostalgia, hanno quasi..." di Paul Mehis
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postato da armanda66, il
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postato da DANA, il
Potevi parlare con la mia bocca ... se usi il mio cuore per dire le cose hi hi hi :-))) Anche io una volta ho provato a fare il diario di bordo anzi due in venezuela ed a cipro ma...poi avevo troppo da vivere per scrivere...col senno di poi e la memoria di poi sopratutto...avrei fatto meglio a farlo il diario! :-)))
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postato da Paul Mehis, il
Grazie Daniela.
Io non sono certo un viaggiatore solitario come Mr. Sardi, per me i viaggi erano principalmente condivisione emotiva con la persona accanto, però non sono mai stato nemmeno un turista.
I luoghi voglio viverli con la sensazione di divenire uno del posto, vivere ai loro orari, usare i loro mezzi pubblici, mangiare i loro cibi ogni giorno in posti deversi, comprendere pricipalmente la società, visitando dai quartieri centrali e turistici alle zone degradate, passando per i luoghi di culto ed i cimiteri.
Detesto la programmazione anche se comprendo che è indispensabile per un vero viaggiatore...
p.s.
Gli occhi di Mr. Sardi brillano solamente parlando dei suoi viaggi ricchi di date, nomi ed eventi particolari ,tipo: a New York con un black out di un paio di giorni, oppure a Miami nella settimana più fredda dal 1700, in un deserto, ma ora non ricordo dove:) c'è quasi rimasto secco per disidratazione, ecc...
Comunque, un anno fa, sono riuscito a convincerlo nello scrivere un "diario di bordo" ci sta lavorando nel tempo libero.
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postato da DANA, il
Hai espresso un concetto bellissimo la differenza tra viaggiatore e turista argomento sul quale ho speso tante parole con tutti quelli che mi conoscono bene sino a rompere le s*catole a volte., credo...però penso che la nostalgia sia sempre presente quando non può viaggiare fisicamente ...credo che durante il viaggio i suoi occhi brillino.