Commenti a Sognando la religione di Federico Tavan
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postato da Giorgio De Luca, il
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postato da Giuseppe Catalfamo, il
Credo che non vi siano nè domande nè risposte...
..sento un grido d'inadeguatezza ,forse un invocazione d'aiuto...
certamente urlata da persona accesa dall'onore e dal solidale..
..un uomo ...un vero uomo che cerca speranza...
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postato da Gaetano Toffali, il
Gazzettino 11/4/2010
Poeta è tornato a casa. Ad Andreis. Ci sono voluti quattro anni, ma alla fine Federico Tavan ce l’ha fatta, può ricominciare a guardare «la vita c’a cjamina» dal suo "dalz", la casa con il ballatoio in legno che ora divide con Mariana, la badante romena che lo aiuta ad affrontare le necessità quotidiane. È stato un percorso lungo e difficile. I centri di salute mentale di Sacile, Maniago e Montereale le sue tappe, con al fianco la sua "psichiatressa" Laura Litorali. E poi i laboratori di attività espressive che con Eliana Picca hanno dato vita alla straordinaria esperienza di "Trapolant". Il riavvicinamento con gli andreani, quelli che l’hanno amato e quelli che l’hanno rifiutato, è cominciato a piccoli passi. Arrivava due volte a settimana, andava in cimitero a trovare i suoi morti e poi alla locanda "Vecje for" a fumarsi la sigaretta. Prove di "reinserimento" durate tre mesi, conquistate grazie dal vitalizio ottenuto con Legge Bacchelli, quella che sostiene le persone che si sono distinte nel mondo della cultura, ma che si trovano in condizioni di indigenza. Quindici giorni fa, rieccolo a casa, definitivamente, fuori dalla dimensione protetta in cui ha vissuto gli ultimi anni, con «quelli - come dice lui - così così».
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postato da Gaetano Toffali, il
sai cara/o edelweiss temo che Federico non ti possa rispondere, è ricoverato da tempo presso un centro di cure mentali. come altre volte è capitato (penso a Campana o la Merini) a volte il genio viaggia su un filo molto sottile. :-((