Commenti a "Si veste la natura di nuovi colori, e presto..." di Antonino Gatto


94
postato da , il
Il piccolo Cat

Il piccolo Cat non aveva mai sognato, un'infanzia tranquilla ma tetra e scialba, solo i sogni avrebbero potuto dar colore, ma come detto, a differenza dei suoi coetanei lui non sognava e loro per questo lo deridevano, lo ghettizzavano. Probabilmente tutto era creato dalla sua mente, ma vedeva in modo così reale che ciò lo faceva sentire diverso, una mosca bianca, non meglio, non peggio, solo differente, unico. Una forma inconscia di complesso di superiorità o una forma latente di esporsi al prossimo e alla vita, nichilismo, rifiuto della realtà, la filosofia del "non essere". Solo in adolescenza avanzata, quasi un ometto, apparvero i primi sogni che per la verità erano incubi, il più frequente era un thriller, narrava che lui era un assassino, anche se non si capiva mai chi fosse la vittima lui sapeva d"aver ucciso. Braccato fuggiva all"interno di una casa a tre piani con grosse finestre dove il colore prevalente era il porpora, saliva e scendeva scale ansimando, sudando sangue, finché non veniva raggiunto e quindi finito... era a quel punto che si risvegliava e ancora per qualche minuto aveva nello stomaco e nel cuore l'amarezza d'aver tolto la vita a qualcuno. Altro incubo ricorrente era quello di un volto da inferi in fondo ad una strada piena di strisce di luce ai lati che gli diceva "questa è la tua ultima notte e lo hai voluto tu". Nonostante lui corresse inumanamente il volto lo attirava fino al risveglio in preda al panico col fiato grosso e la fronte madida di sudore. Siccome l"età comunque era quella del testosterone alto, raramente sognava una compagna di classe del quale era innamorato... lui era un cavaliere, lei prigioniera di bruti veniva salvata dal suo coraggio e lei lo premiava con un bacio preceduto da un sorriso che era un arcobaleno, questo sogno non gli procurava il risveglio, anzi, l"immagine di loro mano nella mano lo accompagnava fino a mattina e oltre. Per un po' di anni questo sogno lui lo rese più frequente richiedendolo alla mente appena serrati gli occhi per entrare nella finta morte, la fase onirica, cercava nel menù del cervello il sogno a richiesta. Un buco di molti anni senza sogni né incubi, solo esperienze, molte, nella condizione di uomo vigile che quasi tutti definiscono realtà. Finché una notte gli apparve in sogno una donna incantevole avvolta da una veste bianca trasparente che faceva intravedere piccoli seni perfetti e pronunciati fianchi da futura madre. La meravigliosa creatura sorridendo gli disse: "Vedi questa spiaggia, vedi quest'oasi, qui oltre me che so già di amarti troverai un tesoro sepolto, vieni da me, vieni da me, vieni da me... " Con queste parole che martellavano la sua mente e il sorriso e il seno impressi nella retina, ingranditi nella pupilla, partì per il mondo alla ricerca di quel posto. Quanto tempo passò non è dato sapere, ma ora lui vive ricco e innamorato di una splendida fanciulla che lo ricambia... Così non si fece mai più vedere, non diede più notizie, vive dall'altra parte del globo ricco e innamorato... Prigioniero del sogno della sua mente, il risveglio questa volta sarà più doloroso di ogni altro... ma lui non ha nessuna intenzione di destarsi.

-- Giuseppe Catalfamo
93
postato da , il
Naturalmente illaziono cadendo nell'errore del giudizio...
atteggiamento antip*tico che non mi appartiene...ma errare umanoid sud.

Credo che chi assume un atteggiamento che probabilmente è ostentato,non naturale,sforzato.....non può reggere per lungo tempo,il vero 'es' viene fuori..per lo più se ci si rapporta in questo tipo di contesto..dov'è chiaro ed ovvio i pensieri,le religioni,l'orientamento politico,ceti diversi,esperienze molteplici,orientamento sessuale...sono diversi,spesso opposti...non serve amore per unire un giudeo un islamico ed un cattolico..occorre intelligenza ed apertura mentale.
92
postato da , il
Io sono il boia

Scusate il ritardo
Signore e Signori vi porgo le scuse

io sono il boia
vi spengo la noia
vi stuzzico il brio
vi dono la gioia

tra voi mi siedo all'imbandita tavola
tra voi sorrido per il mio inserimento
tra voi ricerco anch'io il mio momento

dai su chiedetemi quanti ne ho appesi
e cosa hanno detto e se erano tesi
io intanto bevo e meglio vi accetto

cordiale vi parlo e ascolto il più colto
oppure con quello che pagherà poi il conto

rischiate l'erede tra le mie braccia
l'infante sorride io gli faccio la faccia
mentre la bella ancora s'accorge
gira la schiena e il culo mi porge

io sono il Boia
vi spengo la noia
vi stuzzico il brio
vi dono la gioia

son qui per il gusto
del "siam tutti nel giusto"
per l'intelletto
son povero ometto
per chi con la legge muoverà il mio braccio
io sono il nulla, un impiccio, un intralcio

lor Signori perdoneranno
domani io all'alba...
insomma lor sanno...

ridete, ridete di quel che sarete
se un giorno per mia corda scivolerete
allor nei miei occhi conoscerete
la mia malavoglia
di togliervi cieli, mari e del sole il calore
sentendo il rumore di un cuore che muore
da un uomo che invece cercava l'amore.

-- Marco Panizza
91
postato da , il
Io non credo che l'autore  ( yeratel) abbia donato così poco amore Antonino... come si fa a giudicare i sentimenti degli altri... la vita degli altri...

Il buonisimo ora dove sta? 

Ho sempre stimato i tuoi scritti e la tua persona..... non comprendo ...
90
postato da , il
frase postata da: bea-flando, in Frasi & Aforismi (Vita)

Meglio non fare del male piuttosto che riceverne.

-- Flavia Ricucci

Invia il tuo commento

Disclaimer [leggi/nascondi]

Guida alla scrittura dei commenti