Commenti a Cento volte a dirlo di Gaetano Toffali
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postato da Paul Mehis, il
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postato da klò, il
Rea, è vero quello che dici... viviamo su di un palcoscenico, dove la legge della sopravvivenza, il più delle volte è ardua e spietata, ma cercando di limitare i danni, si cerca un proprio orizzonte, con figure e personaggi di contorno che ti possano rendere questa commedia, un pochino più gioviale, e nei limiti del possibile si fa una cernita di attori di fiducia,ai quali poter credere.....con più o meno comparsate...D'altronde, si vive di riferimenti...e, come va va, the show must go on!
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postato da Rea, il
Cara klò oggi viviamo in un mondo che recita, un palcoscenico universale, con questo non voglio dire che non esistono più persone che lo dicono e ci credono, ma solo che è detto anche per altri scopi, altri fini, senza PESARE quanto valgono quelle due semplici parole.
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postato da klò, il
Se è troppo impegnativo da dire, ci sono anche altre parole per esprimerlo, basta che l'altra persona capisca, perchè se deve essere tutto un enigma...non ci si raccapezza più.
In fondo se è troppo pensato, non si dice mai, eppure quelle 2 parole fanno sempre un certo effetto, se sincere.
A Rea: penso che si capisca quando viene detto con leggerezza...alla base deve starci la fiducia reciproca.
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postato da Gaetano Toffali, il
"Ti amo" per me è impegno.
E' anche dolore del passato, gioia del presente, paura del futuro.