Commenti a "Non mi piace perdere per superiorità." di Gaetano Toffali
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postato da Gaetano Toffali, il
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postato da Paul Mehis, il
Ciao Gaetano, non c'è nulla di male in una vittoria leale, solo non ritengo indispensabile sottolinearle ad altri, perchè le nostre vittorie sono tali solo se veramente sentite in noi stessi, penso sia questo il senso espresso da Cioran con il termine "travestire".
Anche perchè può capitare, in alcuni momenti di difficoltà nella vita, che avere accanto una persona vittoriosa possa avvilire, per questo ritengo sia molto nobile l'essere talmente umili da travestirla in sconfitta.
Saluti.
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postato da Gaetano Toffali, il
Caro Paul, la mia compagna ha ragione, io HO un ego molto elevato. A mio favore gioca solo il fatto che sono molto autocritico e autoironico (mi piglio per il ... da solo) e non me la tiro poi molto.
Devo poi dire che la frase di Cioran non la condivido (visto che coraggio che ho? eh eh). Cosa c'è di male in una vittoria da doverla travestire? E perchè chi perde deve sentirsi umiliato anzichè spinto a capire i perchè della sua sconfitta e usarli per migliorare?
Nell'"arte della guerra" si afferma che la migliore battaglia è quella che non cominci neppure (nel senso che le varie opzioni possibili vengono esaminate dai due contendenti in modo talmente approfondito che e non serve arrivare al sangue di una vera battaglia per capire chi sarà il vincitore).
Shopenhauer su altri livelli ha scritto addirittura un saggio su "l'arte di ottenere ragione esposta in 38 stratagemmi" che è altro modo per ricercare una vittoria verbale.
Ho perso talmente tante volte che reputo sciocco non usare queste esperienze per migliorare il mio futuro.
Saluti
ps
riferimento e dedica volevano avere un tono leggero e scherzoso... non si capisce?
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postato da Paul Mehis, il
...La tua compagna sarà visionaria, visto è addirittura "ovvio" che non sia la verità ciò di cui lei è convinta.
Saluti.
La vera eleganza morale consiste nell'arte di travestire le proprie vittorie da sconfitte.
Émile Michel Cioran.