Commenti a "La mia è una laurea cum loden. Magari se l..." di Lucia Gaianigo
441
postato da Violina Sirola, il
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440
postato da Giuseppe Catalfamo, il
Quale allegria
se ti ho cercato per una vita senza trovarti
senza nemmeno avere la soddisfazione di averti
per vederti andare via
quale allegria,
quale allegria
se non riesco neanche più a immaginarti
senza sapere se volare se strisciare
insomma, non so più dove cercarti
quale allegria,
quale allegria
senza far finta di dormire
con la tua guancia sulla mia
saper invece che domani ciao come stai
una pacca sulla spalla e via...
quale allegria,
quale allegria,
cambiar faccia cento volte per far finta di essere un bambino
di essere un bambino
con un sorriso ospitale ridere cantare far casino
insomma far finta che sia sempre un carnevale...
Sempre un carnevale.
Senza allegria
uscire presto la mattina
la testa piena di pensieri
scansare macchine, giornali
tornare in fretta a casa
tanto oggi è come ieri
senza allegria
anche sui treni e gli aeroplani
o sopra un palco illuminato
fare un inchino a quelli che ti son davanti
e son in tanti e ti battono le mani.
Senza allegria
a letto insieme senza pace
senza più niente da inventare.
Esser costretti a farsi anche del male
per potersi con dolcezza perdonare
e continuare.
Con allegria
a far finta che in fondo in tutto il mondo
c'è gente con gli stessi tuoi problemi
per poi fondare un circolo serale
per pazzi strasolati e un poco scemi
facendo finta che la gara sia
arrivare in salute al gran finale.
Mentre è già pronto Andrea
con un bastone e cento denti
che ti chiede di pagare
per i suoi pasti mal mangiati
i sonni derubati i furti obbligati
per essere stato ucciso
quindici volte in fondo a un viale
per quindici anni la sera di Natale...
Ciao di nuovo Lucione... Il copia/incolla di prima non mi sconfifferava :)
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postato da Giuseppe Catalfamo, il
Quale allegria
se ti ho cercato per una vita senza trovarti
senza nemmeno avere la soddisfazione di averti
per vederti andare via
quale allegria,
se non riesco neanche più a immaginarti
senza sapere se strisciare se volare
insomma, non so più dove cercarti
quale allegria,
senza far finta di dormire
con la tua faccia sulla mia
saper invece che domani ciao come stai
una pacca sulla spalla e via...
quale allegria,
quale allegria,
cambiar faccia cento volte per far finta di essere un bambino
con un sorriso ospitale ridere cantare far casino
insomma far finta che sia sempre un carnevale...
Sempre un carnevale.
Senza allegria
uscire presto la mattina
la testa piena di pensieri
scansare macchine, giornali
tornare in fretta a casa
tanto oggi è come ieri
senza allegria
anche sui tram e gli aeroplani
o sopra un palco illuminato
fare un inchino a quelli che ti son davanti
e son in tanti e ti battono le mani.
Senza allegria
a letto insieme senza pace
senza più niente da inventare.
Esser costretti a farsi anche del male
per potersi con dolcezza perdonare
e continuare.
Con allegria
far finta che in fondo in tutto il mondo
c'è gente con gli stessi tuoi problemi
e poi fondare un circolo serale
per pazzi sprassolati e un poco scemi
facendo finta che la gara sia
arrivare in salute al gran finale.
Mentre è già pronto Andrea
con un bastone e cento denti
che ti chiede di pagare
per i suoi pasti mal mangiati
i sonni derubati i furti obbligati
per essere stato ucciso
quindici volte in fondo a un viale
per quindici anni la sera di Natale...
Ciao Lucione
438
postato da Sir Jo Black, il
E pevché senti la necssità di veprimeve le vivolte popolavi, lascia che il popolo scavichi le sue enevgie ... pvotestando, così non pensevanno di usave le avmi ... almeno pev un pò ...
437
postato da Giuseppe Freda, il
Comunque, io sono dell'idea che l'unica via dell'ovdine e della pace sociale è la spietata vepvessione delle vivolte popolavi.