La tua salvezza
Triste invito ti ha fatto, una vita ingrata,
tanto da spingerti così in basso,
da non saper capire, la differenza,
fra vivere o morire.
Ti ha regalato emozioni,
così dolci e care,
per poi rubartele all'improvviso,
e lasciarti solo col tuo dolore.
E proprio il suo ricordo, del viso suo piccino
svaniva con il vuoto, accanto a quel camino,
ripensando al suo sorriso, che presto ti ha lasciato
trafitto dal rimorso di ciò che non ti ha dato.
Oggi per la prima volta, ripensando a quei momenti
con un brivido che ti assale, li rivivi tutti quanti,
quando per lasciarti andare, valutavi ad una ad una,
quale arma utilizzare per dire basta alla tua sfortuna.
Se scrivere una lettera, per farla ritrovare,
lasciando il tuo saluto, per farti perdonare,
oppure andare via, senza pensare a niente,
restando indifferente, a tutta quella gente,
chiudendo la tua porta, abbandonando la partita,
lasciando con coraggio, la morsa fra le dita,
rinunciando alle vittorie che ti ha offerto il tuo destino,
per l'impazienza di aspettarle, rifugiandoti nel vino.
Ma poi d'un tratto, tornando sui tuoi passi,
voltasti pagina, lasciando a terra i sassi,
che appesantivano il tuo orgoglio da leone,
e ti portavano sul fondo di un burrone.
Forse è per questo, pensando al tuo domani,
che hai tolto il capio, con le tue stesse mani
e ti sei fermato ad un passo dal destino,
che avrebbe arrestato di colpo il tuo cammino.
O forse è il suo sorriso, che ti ha salvato ancora,
perché non era arrivata, ancora la tua ora,
ed oggi come allora un brivido ti assale,
mentre leggi queste parole che ti ha voluto dare,
e credimi non importa
se non lo saprà mai,
perché quello che oggi conta,
è che adesso tu lo sai!
Composta mercoledì 1 dicembre 2010
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