Commenti a "Amore e odio. Sembrano due mondi così lontani..." di Delia Viscusi
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postato da Giuseppe Freda, il
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postato da DANA, il
Comunque hai ragione è abbastanza comune come situazione ed anche abbastanza comune il pensare che se non è così allora non è amore ...
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postato da DANA, il
credo sia un rapporto im*maturo scusa se mi permetto di ban*alizzare ....riassumendo in una breve frase questo concetto ...a me è capitato a 19 anni di amare così...e come scrissi una volta l'orgoglio è la più stu*pida delle scelte perchè non è una scelta....ma osservandola dal di fuori una relazione così ...non sembra anche a te un tantino puerile? ...la risacca con la conseguente quiete non è il navigare ...non ti porta da nessuna parte per restare nella metafora marinaresca. :-)))
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postato da Giuseppe Freda, il
La situazione cui mi riferivo è quella, abbastanza comune, di due persone che si amano alla follia, e che contemporaneamente, per taluni aspetti dei rispettivi caratteri, si detestano vicendevolmente. Per fare un esempio: lui eccessivamente propenso alla vita disordinata, al rischio, a qualcosa di molto simile all'istinto di autodistruzione, ma nel contempo molto geloso; lei ordinata, sistemata, coi piedi per terra, e contemporaneamente, sia pur innocentemente, bella e "civetta" quanto basta per rendere a lui la vita molto difficile dal punto di vista della gelosia. Tra due persone di questo tipo si viene a creare una sorta di moto ondoso di "risacca": un'onda che si allontana dalla riva, gonfiandosi talora anche in cavalloni, per poi inevitabilmente andare di nuovo a toccare gli scogli o la riva, in un eterno moto di allontanamento e avvicinamento. Il che rende il rapporto di queste persone da un lato perennemente in bilico, dall'altro perennemente nuovo ad ogni fase di quiete che segue la tempesta precedente e precede la successiva.
In questo tipo di rapporto vi è alternativamente sofferenza e gioia, e alternativamente rabbia (che può giungere fino all'odio) e amore, sempre a tinte forti e nette. Sono oltretutto rapporti immortali, perché, anche quando si sfasciano (spesso solo per il desiderio di punirsi vicendevolmente), hanno una impressionante ed inaspettata capacità di reviviscenza.