Le scale
Le scale:
chi le scende, chi le sale,
chi ne è sceso e le risale,
chi le guarda e gli vien male,
chi diventa un animale
a vedere chi le sale
con fatica minimale
in virtù del nazionale
calcio in culo sindacale,
baronale, clericale,
sessuale, episcopale...
Ma...
c'è chi vive un sostanziale
equilibrio razionale
tra l'affanno esistenziale
e la lotta abituale
di chi scende, chi risale,
chi li guarda e gli vien male,
chi diventa un animale
a guardare chi le sale;
e sta là, col cannocchiale,
nella piana alluvionale,
dove non ci sono scale.
Non le scende, non le sale;
e gli sembra innaturale,
maniacale, demenziale,
quella scala artificiale,
quel furente carnevale,
quella stramba cattedrale
di miserie e capitale,
quel groviglio colossale
sindacale, baronale,
sessuale, episcopale,
comunale, provinciale,
nazionale, universale...
Non le scende, non le sale.
E neanche gliene cale.
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