Commenti a "La poesia è ciò che nascondiamo dentro. È ciò..." di Violetta Serreli
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postato da Violetta Serreli, il
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postato da Giuseppe Freda, il
No, secondo me la poesia è staccata e si distacca da noi.
E' qualcosa che riusciamo ad afferrare per un attimo, in un salto miracoloso, per poi tornare nella "normalità".
E di questi salti, agli inizi, si può anche provare vergogna di fronte ad una normalità accecante ed esasperante di pseudo sapienti.
Percorso dell'anima è vita, pensiero, filosofia, che talvolta può tradursi in "poesia" di tipo didascalico: minestrina calda omogeneizzata, nulla di più.
Questo in sintesi il mio pensiero.
Naturalmente nel pieno rispetto dell'altrui opinione.
Doppio *****, Violetta. (Ripasso). : ))
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postato da Violetta Serreli, il
Io credo che per chi legge le nostre parole (uso il plurale per continuare il senso della mia frase, non perché mi stia inserendo prepotentemente nella lista dei poeti) un distacco dalla nostra immagine reale sia percepibile. Per il semplice motivo che non tutti riescono a scrivere di sé o esternare in un "quadro istantaneo" un concetto a volte molto profondo. Proprio perché questa caratteristica non è universale, credo che possiamo dare l'impressione di riuscire a estraniarci da noi stessi, mentre, invece, ci regaliamo profondamente ad altri. Ri-grazie e Ri-bacio :)
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postato da Fiorella Cappelli, il
Ognuno di no può dare il significato che vuole, alla poesia.
Io con il tuo non sono d'accordo.
Per me la poesia è un percorso dell'anima.
Non è ciò che nascondiamo dentro, ma ciò che lasciamo che ci attraversi e quando ne facciamo dono ad altri, è molto difficile che sia qualcosa di "distaccato da noi stessi".
Un abbraccio.