Commenti a La voluta barocca di Giuseppe Freda


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Rispondo frattanto a Klò (intervenuto, è proprio il caso di dirlo, come il cavolo a merenda). Vedi Klò, io vivo costantemente in un museo, perché SONO un pezzo da museo.  : ))
    Scherzi a parte, hai avuto una intuizione geniale.
     Devi sapere che tanto tempo fa (30 anni fa, quando ho scritto questa cosettina), ero appassionato di fantascienza; e le copertine della più nota rivista di fantascienza, Urania, erano allietate dalle illustrazioni di un grandissimo artista, un certo Karel Thole, oggi famosissimo.
     Ebbene, da quelle copertine mi è venuta l'idea di tentare di descrivere una sorta di quadro dell'assurdo che ciascun essere umano è, evidenziando il miracolo che, malgrado ciò, sia possibile comunicare tra noi.
     Ma in realtà questa poesia è un quadro. Come tale, la senti subito.
     Complimenti per averlo "sentito".
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Dana, tranquilla. Allo scopo che intendi perseguire non serve il commento: basta la visione, in questo pandemonio, di quei magnifici occhioni celesti.
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Dare un 5 senza motivare è certo tuo diritto. Come votare scheda nulla alle elezioni. Però non ti conviene, obiettivamente. Dai, Gaetano, un pò di applomb.  : ))
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Si sta come d'inverno sugli alberi la....
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Passo a rispondere al tuo commento successivo.

“tu vota come vuoi, senza gli intermedi, lasci agli altri comportarsi come vogliono  “.
       Ma questo è naturale! Ho inteso solo dire che tu puoi darmi tutti i voti che vuoi, o non darmene; solo gradirei appunto il commento in contemporanea, ove frutto di un atteggiamento critico. Se non lo fai,  capirai  che mi sento come una sorta di quaglia sparata dal primo che passa.

“  Per la me la forma poetica è parte del contenuto o una poesia su un bambino morto è sempre bella a prescindere (per me no, quella dei tre bambini di Dana la trovo meravigliosa, altre apprezzo il sentimento ma non le ritengo poesie sono sentimenti espressi). “
       Qui c’è qualcosa che non va, è proprio una frase che non fila. Colgo pensieri staccati. D’accordo su forma e contenuto insieme; ma il contenuto è fondamentale. Da un diamante grezzo puoi ricavare un diamante; da un fondo di bottiglia non ci riuscirai mai.
       D’accordo sulla poesia di Dana cui ti riferisci. Quanto ai sentimenti espressi, ripeto: hanno un contenuto c’è materia prima, è questo che conta.
       Non capisco la frase “o una poesia su un bambino morto è sempre bella a prescindere”. A prescindere da che? E che c’entra il bambino morto? Io per contenuto non intendo il bambino morto: intendo ciò che se ne dice. Il contenuto è ovviamente il pensiero o il sentimento che viene espresso, non il generico argomento dello scritto.
       Ma comunque sfondi una porta aperta. Hai visto che sono critico innanzitutto con me stesso, tanto da giungere a dire di aver postato fino ad oggi una sola poesia. Poesia è equilibrio tra forma, musicalità e contenuto.

“  Grazie per l'esegesi, l'apprezzo: sulla semplicità di capirla anche senza esprimo la mia mia opinione discordante.  “
        Rincaro la dose: nella poesia, come in genere nell’arte, non c’è niente da “capire”, ma da “sentire”. Ho tentato di spiegare ciò che ho visto io; ma non è escluso che altri possano leggervi altro. La poesia è come la natura, come tutto ciò che ci circonda: può essere interpretata nei modi più svariati. Per il semplice motivo che non tende a comunicare né concetti né opinioni, ma solo a far vibrare in chi vede o legge una certa corda, che però per ciascuno è personale, e vibra come vuole. Ecco perché mi fanno ridere i critici d’arte che ritengono di esprimere una qualsiasi “verità” artistica.
        Vedi, in arte io sono un figurativo. Fino a qualche tempo fa a Picasso avrei dato non 5, ma 3. Oggi no. Perché? Eh, perché oggi mi dice qualcosa che prima non mi diceva. L’assoluto, in arte, non esiste. Perciò non do voti intermedi (tra il 4 e il 7). 

“  Che me la tiri e che sia sulla cattedra è una tua opinione. Fossi davvero degno del termine maestro ne sarei onorato perchè nella mia concezione è bellissimo: colui che aiuta un'altro a imparare....e migliorare se stesso. magari.  “
       Siamo alle solite: non ho espresso un parere su di te. E come potrei? Io ho espresso un parere su un singolo atto, e su un successivo commento postumo, che manifestava un certo atteggiamento mentale. Dai: uno che dà un 5 in quel modo non si ritiene un maestro?  : ))


“  Anche io sono un essere libero e per questo NON me ne frego delle critiche, la mia libertà è molto ambiziosa e punta a costanti miglioramenti. “
      Io invece non sono ambizioso, salvo che per quanto riguarda la costruzione del mio io interiore, da sempre.


“  Il 10 a personam non darlo mai caro Giuseppe, una volta ho scirtto (perchè ci credo) che  spesso le nostre parole sono meglio di noi. “
      Vorrei chiarire il senso di questo benedetto 10 ad personam. Io non ricordo quale fosse la frase, ma era una cosettina senza pretese, ritengo un qualcosa che avevi postato giusto per passare il tempo a farci su quattro risate con gli amici. Poiché dalla pagina personale risulta chi ci vota, oltre che chi ci lascia un commento, ero passato di lì, mi ero fatto una risata, e avevo lasciato un saluto, un gesto di simpatia che era tutto ciò che si potesse fare data la natura intrinseca della frase.
      Quanto alle parole, eh, lo so. Ne sentiamo tante di belle parole. Perciò le nostre, su questo sito, devono essere adeguate alla circostanza che qui ciascuno mette a nudo la sua anima, come dicevo. Io ne scrivo molte proprio perché possano tramutarsi in fatti. Quanto meno nel fatto che do sempre credito agli altri, dedicando loro parte anche consistente del mio tempo.


“  Sei libero di leggermi o no, di darmi 1 o quello che ti pare, ma lasciami cortesemente la libertà di criticare tutte le opere, non le persone, che leggo in questo sito aperto. nonché di accettare le critiche.  “
      Ti lascio piena libertà. Critiche ne accetto quante ne vuoi, se ne discute, perché no? Una sola libertà non ti lascio: quella di darmi il 5 e tacere, della serie “firulì, firulà”. Vedi Gaetano, potevo nutrire un sordo livore. Invece ho preferito indurti a venire fuori, a mostrare la “manella” dopo aver lanciato la  “putrella” (ah, no, scusa: la “petrella”).  : ))))
      Tranquillo: non ti sei fatto un nemico, hai solo scoperto una persona sincera.

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