Commenti a "Chi non sopporta una croce non merita una corona." di Francis Quarles
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postato da Giuseppe Freda, il
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postato da Giuseppe Freda, il
Ora, in generale, che criteri abbiamo noi per giudicare l'agire umano (compreso l'agire nostro stesso) ?
- un primo criterio di giudizio mi sembra l'intenzione, se retta o meno.
- un secondo criterio mi sembra l'adeguatezza dei mezzi posti in essere rispetto al fine che si intenda ottenere.
- un terzo criterio sono i risultati che dall'azione conseguono.
Quanto ai criteri, mi pare vi siano solo questi: o ne vedi altri?
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postato da Giuseppe Freda, il
Giulio, mi sono subito corretto: non affermavi il contrario di quello che dicevo io. Ponevi solo un dubbio, che peraltro permane.
Io tenterò di esprimere cosa penso circa i dubbi, uno per uno, che hai esposto. Mi spiace se qualcuno, sull'onda di valutazioni superficiali, potrà asserire che scrivo troppo, ma credo che per chiarirsi le idee bisogni ragionare, e per esprimere i ragionamenti bisogni parlare (o, appunto, scrivere). La SINTESI è di sua natura un'approssimazione; e riguarda cose conosciute Viceversa, è l'ANALISI l'unico serio strumento di ricerca delle cose sconosciute, E DI VERO (e non approssimativo) DIALOGO a nostra disposizione.
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postato da Giuseppe Freda, il
No, ho sbagliato. Non affermavi il contrario. Hai scritto:
- Quando parlo di dignità nel portare una croce, mi riferisco anche alla possibilità di tacerne il peso ed il dolore.
Perdonami se ora diro' cose che possono sembrare forse irrispettose nei confronti di tasti sentimentali, toccanti e dei quali io stesso ho avvertito una vibrazione, e anche nel tuo commento se ne percepisce grande trasporto.
Non trovi che la madre in questione per " portare con dignità la pesantissima croce " avrebbe forse dovuto tacere la verità ad una piccola bimba ? Non credi che la croce è stata in parte addossata alla figlia? -
Ecco, io non trovo, anzi trovo il contrario, per i motivi che ho detto. Quale elemento continua a lasciarti dubbioso?