Commenti a "La solitudine è essere sotto un acquazzone in..." di Rossella Porro
8
postato da Giuseppe Freda, il
segnala abuso
7
postato da Giuseppe Freda, il
Vincenzo, medita: la tua aspirazione di assiderti su quello scranno è di evidente matrice demoniaca.
Inoltre, è impossibile: ci sono già seduto io. : )))))
6
postato da Agatina Sonaggere, il
È l'abbraccio quella porta invisibile
che si apre all'improvviso...
quando due anime e due corpi si incontrano....
La porta attraverso la quale...
l'uno entra nell'anima dell'altro...
Non c'è bisogno di chiedere il permesso di bussare...
è una porta che si apre nel momento stesso in cui...
allarghiamo le braccia l'uno verso l'altro...
in segno di amicizia e di amore...
Io l'ho aperta quella porta...
e dall'altra parte...
ho trovato chi ha fatto altrettanto...!
La cosa che mi rasserena di più...
è sapere che mai nessuno mi darà...
ciò che ho ricevuto da quella porta aperta...
Mi è stato donato ciò che anch'io...
sono stata in grado di donare...
"Sorrisi e tante Speranze"...
che mai nessuno potrà rubarci...!
5
postato da Rossella Porro, il
non trova altamente presuntuoso..voler leggere nel pensiero?...si accontenti di quello che vede...se non ci vede niente...rimanga alle intenzioni...:)
caro..Pino...di porte a cui bussare...a volte si ha bisogno...per il semplice fatto che per quanto si possa essere autosufficienti...stai sicuro...che c'è sempre qualcosa che non siamo in grado di fare...
4
postato da Giuseppe Freda, il
Non è per trascendere nel banale, ma questa frase, per assonanza, o per uno degli strani collegamnenti concettuali cui vado soggetto in queste ultime giornate di caldo torrido, mi conduce alla mente una "maledizione" in uso nel Cilento, che suona così: "Puozzi ì porta porta, e l'urtema te care 'ncuollo" (traduzione: che tu possa bussare di porta in porta, e l'ultima ti cada addosso).
Talvolta, dunque, è forse meglio non avere porte cui bussare... : )))