Commenti a "Si dovrebbe morire almeno una volta per poter..." di Rossella Porro
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postato da Agatina Sonaggere, il
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postato da Giuseppe Freda, il
Dicevo, Vincenzo, che sono esperienze che cambiano la vita: indipendentemente da ciò che ne pensino medici, stregoni, credenti e miscredenti, queste persone tornano a vivere dando un diverso valore alla vita propria e a quella degli altri. Ciò è una conferma, nei fatti, di quanto espresso dalla frase che stiamo commentando: chi va vicino alla mo*rte e si salva, dà poi un diverso valore alla vita.
Per inciso: attento alle spade di luce (o di fuoco che dir si voglia), mi ricordano un certo film di Verdone... : ))))
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postato da Kristall, il
Io ho vissuto due esperienze vedere, riconoscere e toccare la m*ort*e vicinissima.
Vivere e vedere la mia m*or*te.
Due esperienze diverse, due tra*umi diversi brut*tiss*imi.
Ha ragione Rossella bisogna viverla in prima persona, ha ragione Vincenzo meglio DIMENTICARLA.
IO HO BISOGNO DI VIVERE, il mio augurio vivete al MASSIMO, ALL'ECCESSO il vostro presente.
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postato da Klara Erzsebet Bujtor, il
chi va a paradiso, non tornerà più, chi nel inferno valuterà quale era peggio :-)))
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postato da Giuseppe Freda, il
Ho conosciuto ben quattro persone che hanno "vissuto" ciò che viene definita l'esperienza di pre-mo*rte. Il sentirsi sollevare. Il vedere il proprio corpo inerte, e l'affannarsi dei medici. La sensazione di pace. La voce che li chiama, il tunnel, la luce, e poi...
Ebbene, tutte queste persone avevano visto mo*rire tante altre persone, ma dopo questa esperienza sono cambiate. Uno di loro, addirittura, ha venduto tutto ciò che aveva e si è fatto diacono: l'ho conosciuto perché in tale veste benedisse la bara di mia madre al camposanto. Lui, e gli altri 3, avevano ben compreso il valore della vita: quella esperienza li aveva indotti a rimeditare tutto, a dare valore ad ogni parola, ad ogni attimo, a indirizzare la vita verso un FINE CERTO. Mi è stato più utile parlare con quei vivi "tornati" che veder mo*rire tante e tante persone care.