Commenti a "Chi perde un amico non ha perso nulla." di Giuseppe Catalfamo
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postato da Jean-Paul Malfatti, il
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postato da Giuseppe Catalfamo, il
Eh eh Comunque dovessi 'querulare' tra le mie belinate avrai lavoro per i prossimi 10 anni :) se poi dovessi passare fra i racconti non ne basterebbero 20... i tempi verbali si collocano a 'muzzo' tra azione e cronologia :)))
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postato da Giuseppe Catalfamo, il
Devo dire che mi attrae il tuo dire <"non me ne strafoffe alcunché". : ))
D'altr'onde su onde credo d'aver smarrito da tempo l'amico italiano' :))
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postato da Giuseppe Freda, il
NOTA GRAMMATICALE (zàzàzà.... : )))))))
La doppia negazione "non ...nulla" equivale ad affermazione.
Dunque mi sento autorizzato a ritenere che tu abbia voluto dire "non ha mica perso nulla, ué!", nel senso di significare che ha ben perso un qualcosa ; pur dovendo ammettere che nell'uso comune si è ormai perduta questa sottile distinzione ("non è successo niente", "non serve a nulla", "non significa niente", o, in terminologia più aulica, "non me ne strafoffe niente").
Altrimenti bisognava dire: "chi perde un amico non ha perso alcunché", oppure: "non me ne strafoffe alcunché". : ))
Ti esimo comunque, per carità di patria, dalla correzione, e con essa anche dall'asserragliamento nelle tue trincee, perché mi rendo conto dell'ormai acquisita dignità di questo maledetto uso comune (sono arrivato troppo tardi!!!). : ((
(Che vvuofà, mi è passata la "fissazione filosofica", dalla quale non puoi negarmi di averti a lungo risparmiato, e sono nella fase della "fissazione grammaticale". Segue di solito la "fissazione teologica", molto più molesta, querula e petulante: e potenzialmente anche foriera di tragiche conseguenze, fino ai roghi di innocenti poesiole nella pubblica piazza :)))))).