Sono molto d'accordo con te.
Il cambiamento che porta alla verità e quindi porta ad un mondo che nessuno può immagina deve avvenire dall'interno, soprattutto da dentro l'individuo.
Politici, religiosi, idealisti, studiosi e chi appartiene a qualcosa credendo che sia una cosa giusta.... non possono fare chissà che.
Questi qui sono quelli che cercano di risolvere le cose MA SONO I PRIMI CHE CREANO LE GUERRE... (non solo quelle su larga scala)

Rifare il sistema scolastico sarebbe una buona ipotesi visto che negli ultimi anni ha teso prima all'appiattimento e poi addirittura al tecnicismo.

Rifare i genitori è impossibile, al limite si può cercare di migliorarli, ma ormai sono quello che sono (siamo nel caso mio). Sono la cultura e gli errori che hanno fatto i nostri genitori che devono fare in modo che i nuovi genitori siano migliori ...

Non si deve chiedere che il miglioramento/cambiamento venga dall'esterno, si deve lavorare dall'interno perché esso venga. Noi siamo, volenti o no, immersi nel sistema in cui viviamo e siamo noi che dobbiamo cambiarlo, con le parole e con le azioni ... Non solo dicendo questo non va e quello non mi piace.

Molti dicono che le cose non gli piacciono, ma se gli chiedi come vorrebbero che fosse non tutti rispondono se non con frasi fatte e ovvie; se poi gli chiedi (ammesso che abbiano risposto alla prima domanda) come risolverebbero, moltissimi rispondono che ci deve pensare la politica o la società e molto pochi presentano idee... Bisogna rendersi conto che la politica e la società siamo NOI. Bisogna essere capaci non solo di vedere i problemi, ma anche di proporre!!! (Quest'ultima cosa ammetto che non sia da tutti!)

Ogni individuo deve cambiare in modo permanente.
Bisogna rifare il sistema scolastico.
Bisogna rieducare i genitori

Sì, ma le soluzioni?

Ogni individuo deve cambiare in modo permanente.
L'individuo forma il sistema. Il sistema non è un gioco. L'hanno reso una cosa esterna.
Vedo adulti che costruiscono sistemi su sistemi come bambini costruiscono alberghi e case a monopoli.