Commenti a "La fine nell'incompiutezza mi spaventa più..." di Sir Jo (Sergio Formiggini)


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Ho la stessa impressione anche io; siamo sempre funanboli, sempre in moto per creare equilibri dove potrebbero mancare ...

In ogni caso continuo a chiedermi quale sia la "compiutezza" che  mi aspetto, cosa sia quella vita non realizzata che chiamo "incompiutezza" e che mi spaventa più della fine stessa.
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Certo Sir Jo... l'unicità e la complessità di un vissuto si spiega solo da dentro...ad esempio mi è capitato di constatare come  sono spesso  i nostri difetti  ad indicare come meglio rapportarci a  noi stessi. Fermo restando che niente è dato una volta per sempre, ma siamo alla continua ricerca di equilibrio...proprio come dei funamboli .
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Capisco il tuo dire Randle, ed ammetto che amare è fondamentale per partecipare al mondo. Amare tutto e sentire il mondo fluire dentro sé. Ma c'è anche il bisogno di "essere" che non si identifica solo con l'amare, né con l'essere amati, forse con l'amarsi ... ed amarsi, almeno nel mio caso, è percorso molto più difficile che amare il cielo ...
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Diciamo così...bisogna capire cosa intendi per essere...per me si  è solo quando si raggiunge un grado profondo di amore...intendo come armonia con le persone,  il mondo, la vita....amare completa e penetra in tutta pienezza ogni significato...ma credo anche che ognuno di noi abbia un percorso diverso.
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Non so se il senso della vita sia solo amare. So che amare e sentirsi amati è fondamentale, ma sento che non è sufficiente ... Non è tutto, almeno io sento la necessità principale di essere!

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