Commenti a "Belle, per il Dio, sono tutte le cose, e giuste..." di Eraclito


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E' scontato che non sia d'accordo con Vincenzo...ma non insisto!

solo non vedo l'ora che diventi nonno!!!
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Ciao Vincenzo, grazie per aver letto e apprezzato il mio commento. Riguardo alla tua domanda, della vita ne so poco, o meglio pochissimo...quasi nulla, ma quel poco che so mi basta per capire quanto importante e preziosa essa sia, ed è proprio questo che cercherei di passare a un figlio mio se ne avessi uno.

Grazie ancora e un forte abbraccio! '-)

"VOLERE è POTERE ma bisogna ogni tanto anche guardare in faccia la realtà dei fatti con strema chiarezza e logicità. Nulla cade dal cielo. Ci vuole impegno, fatica e soprattutto consapevolezza della possibilità di fallire." ~Jean-Paul Malfatti
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Per Vincenzo: io (manco a farlo apposta) ho avuto un figlio che non a 16, ma a 13 anni è sceso di soppiatto in strada, ha preso la macchina e si è fatto un giro per la città. Era un patito delle automobili.
     L'ho saputo quando ne aveva 16. Me lo ha confidato lui stesso. E (sbagliando) gli ho proibito di tutto e di più.
      A 22 anni, a bordo di una lancia delta scagliata a velocità supersonica in piena città, è finito contro un palo della luce (un incidente pauroso), e ne è uscito illeso per puro miracolo. Solo perché, nel momento in cui ha battuto violentemente lo sterno sullo sterzo, il cuore era nella fase di diastole e non di sistole (altrimenti se lo sarebbe spappolato).
      Oggi, che ne ha 42 (di cui 22 trovati in terra: doveva m0rire allora, ancora oggi medici e chi ha visto in che condizioni era la macchina non riescono a capire come sia potuto sopravvivere SENZA UN GRAFFIO NE' UN BERNOCCOLO), oggi, dicevo, guida come uno chaffeur, e ritiene che la mia guida sia imprudente.
       La vita gli ha insegnato (a basso prezzo, anzi senza prezzo) la sua lezione; io che ci avevo provato, ero riuscito solo a stimolare la sua trasgressività.
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E' difficile esprimersi su un argomento così delicato, e qualunque cosa si dica rischia di peccare per eccesso o per difetto. In linea generale, però, in parziale concordia con l'opinione di Paolino, io ritengo CERTI i seguenti capisaldi:
1) I figli sono PERSONE LIBERE, ed in quanto tali vanno lasciati TOTALMENTE LIBERI DELLE PROPRIE SCELTE.
2) L'opera dei genitori a mio avviso deve esplicarsi in due sensi: SUPPORTO ed ESEMPIO. Mai in proibizioni, indirizzi coattivi, enunciazioni di verità assolute, premi o castighi. No, mai. Ne faremmo dei servi.
      Non abbiamo infatti a che fare con quaderni su cui si può scrivere, ma con libri viventi, i quali scriveranno da soli la storia del proprio pensiero, della propria vita e del proprio destino.
      Due cose devono sapere i figli: 1) che i  genitori sono sempre pronti a sostenerli (solo ed esclusivamente per quanto GIUSTO) ed amarli in ogni momento della loro vita; 2) che sono esseri liberi. Altre cose, no. Perché? Perché non le sappiamo neanche noi. Al massimo possiamo (e dobbiamo) essere pronti a fermarci con loro, ed esaminare insieme le cose, e cercare insieme.
      Se useremo questo atteggiamento, spesso comprenderemo che è più facile che essi riescano ad educare noi, piuttosto che noi riusciamo ad educare loro.
      Puero debetur multa reverentia...
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Ci sono errori ed errori. Da alcuni di essi impariamo a distinguere ciò che veramente è nostro da quello che i nostri genitori, maestri o certe persone più grandi di noi hanno creduto in buona fede di insegnarci come giusto e irrinunciabile . Ma ci sono anche quegli altri che continuiamo a ripetere, ripetere e ripetere ancora senza mai imparare nulla di utile o pratico.

Ecco ciò che, secondo me,  tutti i genitori, insegnanti, educatori e dirigenti scolastici dovrebbero sapere e mettere in pratica:

"Educare è più che istruire, è anche e soprattutto risvegliare la responsabilità di crescere, vincendo le paure e l'insicurezza per vivere con dignità e coraggio ogni pezzo di ogni giornata. Proibire senza educare o senza alcuna spiegazione logica e plausibile serve solo per alimentare l'istinto di trasgressione che fa parte della natura e della curiosità umana." ~Jean-Paul Malfatti

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