Commenti a "L'ozio è la chiave della verità." di Marco Oliverio


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Appena 400 o 500 anni fa ci siamo liberati dalla visione del mondo aristotelica, e dalle elucubrazioni pseudo scientifiche aprioristiche e prive di fondamento ci siamo incamminati sulla via della scienza. La scienza ci ha fatto crescere, sia mentalmente che tecnologicamente; ma siamo rimasti al palo quanto a coscienza morale e sociale. E' questo il vero problema dei tempi di oggi: un essere umano cui sono cresciuti a dismisura le braccia e le gambe, ma non altrettanto un cervello e un'animo che riescano a gestirli e coordinarli.
    Questo tuttavia, non è un motivo valido per sfiduciarsi, e ritenere che lo sviluppo interiore non avverrà mai. Ma soprattutto non è un buon motivo per ritenere utopistiche idee e dottrine non rispondenti al modo di vivere, di sentire e di operare dei più. E' anzi l'inverso: sono i malati, e non i sani, che hanno bisogno di cure.
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Si teme  più  subire il castigo che il fare del male...
Se prendessimo ad esempio l' omicidio come azione umana punibile , biasimabile quanto inacettabile, tutti - credo- saremmo d' accordo che l' unico a non meritare punizione per un simile atto , sia il folle , poichè egli , anche ipoteticamente  potendo comprendere l' immensità del peso della punizione che lo attende ad azione compiuta , compierebbe ugualmente tale riprovevole gesto , ma proprio per questo non vi è alcuna utilità nel punirlo.
Se invece , a commettere l' omicidio, fosse una persona " sana" , quest' ultima agirebbe nella speranza di non essere scoperta , o premediterebbe un alibi e sono proprio questi fatti a meritare una punizione.
Un esempio su un atto tra i peggiori - se non il peggiore - che un uomo può commettere  e credo di poter dire serenamente che seppure ve ne possano essere molti altri , rimanga un ottimo esempio per dimostrare che  la punizione è utile proprio all' astensione della maggioranza delle persone da atti non desiderabili socialmente e che non sono moralmente accettabili secondo il libero arbitrio - nel caso di sanità mentale , o di normalità - , del tutto inutile , invece nel caso di pazzia o anormalità.
Sfido chiunque a dimostrarmi che la nostra società sia normale o sana.
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Ma prima ancora del raziocinio, c'è una mia esigenza di onestà intellettuale;  unita a quel pizzico di "coraggio" che ci vuole per affrontare argomenti trascurati, sostenere tesi impopolari, e, in definitiva, per "rompere le balle".  :)))
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Ciao Sergio: non sono prediche, ma semplici esercizi di raziocinio.
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Ciao "predicator Pino" ... un saluto ;)

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