Commenti a "Dopo aver ucciso qualcuno con il tuo silenzio..." di Barbara Brussa

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Accetto serenamente qualunque tipo di critica, in effetti, esattamente come le ho accettate la prima, la seconda e la terza volta da parte di carlo; alla centesima volta, però, ritengo non sia più corretto parlare di critica, ma di persecuzione... I "requisiti", poi, non vi sono, laddove qualcuno si permette di giudicare con la presunzione del sapere, non lo scritto in sé ma addirittura le mie personali motivazioni, e il tutto senza conoscermi neppure lontanamente. "Scrittrice" è un parolone che non mi appartiene, e in ogni caso le mie eventuali delusioni, con tutto il rispetto,  non sono cose che riguardano terze persone, tra l'altro a me sconosciute. Ad ogni modo, ora è perfettamente chiaro il motivo di tanto livore...
Un bacio a "sister" e un abbraccio a Cristallina, grazie.
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Io non mi ritengo capace di critiche " importanti", ma, leggo con il cuore... e questa frase arriva al mio, in profondità e ne sente il dolore di chi subisce un'ingiustizia emozionandomi.
Ciao.
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A me pare uno scritto di semplicità unica, dedicata magari indirettamente ad una" sister", il che per me ha un significato particolare.... Tutto si può dire di questa frase, ma  non che vi sono "paroloni altisonanti" Le critiche se sono costruttive credo siano sempre ben accette anche da Barbara.
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i requisiti credo di averli abbastanza per esprimere opinioni sui tuoi scritti tutti uguali, se poi tu pubblicando libri con pensieriparole credi di essre una scrittrice, allora rimarrai delusa cara barbara.
P.S.
Quando chi riceve critiche da del cretino a chi critica evidentemente quest'ultimo ha colto nel segno. dimostra il distacco anche coi fatti non solo con le parole...
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"Paroloni altisonanti"? Chissà cosa sta leggendo il peparello....
Ciao Mikele, grazie... ma credo che certe persone non meritino risposte, sono così a r r o g a n t i  e p r e s u n t u o s e, da arrogarsi il diritto di giudicare gli altri, senza nulla sapere e senza, peraltro, avere  alcun tipo di "requisito" per farlo. Gli scritti, per quanto b a n a l i possano essere, hanno sempre radici che affondano nel vissuto. Almeno, per quanto mi riguarda. Evidentemente, per qualcun altro non è così.
Abbraccio, Mikele. 

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