Commenti a "Mi auguro che sia possibile non riporre più il..." di Giulio Pintus


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postato da , il
No, la carità cristiana no.
Quella, solo a Natale: esce dallo scatolone il 24, e ci rientra il 26.
Quanto poi all'attacco, è notorio che si tratta della migliore difesa...
: )))))
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postato da bluedeep, il
Pino, ti ringrazio sentitamente dei tuoi commenti dettati, credo, più dalla tua carità cristiana, la frase non è certamente meritevole di un qualche premio, che da un oggettivo pregio qualitativo intrinseco dell' augurio.
Tuttavia, alla luce di precedenti concorsi, forse qualche chance l' avrei avuta :-)
Mi mancano ancora circa 150 frasi da votare e devo ammettere che per ora non ho trovato traccia di marziani, anche se Ferrè mi ha fatto fortemente sospettare della tua partecipazione.
Ti ringrazio, inoltre, ossequiosamente per l' attacco d' ufficio :-)
Saluti.
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postato da bluedeep, il
Ciao Tina, grazie per essere passata da queste parti.
L' idea era scrivere qualcosa di sintetico sul tema che fosse riferito agli scatoloni con i quali si è soliti riporre l' albero di Natale, i festoni e le luci,  in scatoloni non appena si conclude questo periodo di festa, e con questi, anche tutti i buoni propositi e gli aspetti caratterizzanti del Natale, come la fratellanza universale, la carità, e la spiritualità.
Il mio augurio nella frase contiene l' astrattezza di un desiderio irrealizzabile ed è per questo che lo rivolgo a me stesso .
Perché mai dovrei augurare qualcosa di irrealizzabile a terzi ?
Ciao Tina :-)
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postato da , il
* * * * * dunque, a questa frase tenuta fuori dell'urna, anzi... dello scatolone di questo nobile concorso natalizio, cui peraltro, memore di passate batracomiomachìe, mi sono ben guardato dal partecipare.  Votate dunque con tranquillità: non vi saranno stavolta né marziani in*sol*enti, né altre chiacchiere. Solo difese d'ufficio.  : )))))))))
8
postato da , il
- Di fronte a questa vera e propria pia*ga sociale, frutto di un consumismo ormai stan*tio (ed anche fuori luogo coi chiari di luna che corrono), l'augurarsi che sia possibile non riporre più il Natale in uno scatolone mi sembra un voto estremamente profondo e felice.
- Infine, l'espressione "mi auguro", in luogo di quella, più ovvia, "auguro a tutti" (che sicuramente sarebbe stata accettata), mi sembra spiritosa, poetica, ed anche discreta, perché esprime il concetto in maniera garbata, senza muovere appunti all'operato altrui.

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