Commenti a "Si frange il sogno sfinito come brezza marina..." di Flavia Ricucci
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postato da Giuseppe Freda, il
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postato da scheggia52, il
Io la vedo così, cara Bea: quella replica di un amore eterno, mi sa tanto di minaccia..........
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postato da Violina Sirola, il
Grande FREDA, nei termini di c o g l i o sc agli la prima pietra ci sono inciampata anch'io.
Grazie per gli applausi alla brezza marina, gli sco*gli li ha spazzati il vento (forza otto)
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postato da Giuseppe Freda, il
PS: dopo una serie di tentativi, ho scoperto che la parola "sco*glio" è invisa al censore.
Omnia immunda immundis.
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postato da Giuseppe Freda, il
La vita è solita generare, negli animi sensibili, impressioni struggenti che talvolta la scintilla di un attimo riesce a trasporre in parole. E le parole evocano immagini: immagini sognanti che sfiorano la mente e subito volano via, perdendosi nel breve volgersi di uno sguardo verso l'infinito dell'orizzonte.
Non ho votato né per questo concorso , né per quello passato.
Me ne pento: non credevo in verità di poter trovare qualcosa di così bello.
Né posso votare ora, perché ha già votato Tina.
Lo farò appena le ore che passano (ne passano tante!) me ne renderanno la possibilità.
Grande, Flavia.
Non so che sorte abbia avuto od avrà, in concorso, questo pensiero.
Ma in definitiva... poco importa.
Perché, in fin dei conti, anche un concorso letterario, che lo si vinca o che lo si perda, è un sogno sfinito che di solito si frange come brezza marina su di uno sco*glio: lo sco*glio dell'incomprensione e dell'incomunicabilità (nella... migliore delle ipotesi).
E sta bene così.