L'agnolo custode
All'agnolo custode
che Iddio me dette 'n dote
je vorzi dije chiatto
che stavo a uscinne matto
cercanno dappertutto
cor freddo e coll'asciutto,
pe' mari, monti e anfratti,
fra sorci, cani e gatti.
"Andove t'annisconni?"
Je urlai co' tutto er core.
"Perché nun ma risponni?
Me dichi si stai fori?
O ppuro drento casa
cercanno quarcheccosa,
de sotto o nell'armadi
o stai a gioca' coi dadi?
C'ho vote le saccocce,
lavoro nun se trova.
Mi moje rompe l'ova
e riempie de fregnacce.
No scherzo der cervello
o 'n zogno ad occhio aperto?
Lo sguardo arzanno sverto
vedetti capoccello.
Da nuvola se sporze
e sbadijanno arquanto
ste frasi me rivorze:
"Chi è che strilla tanto?
Nun vedi che riposo,
è fermo sindacale.
E' sciopero che sposo,
qui stamo tutti male.
Ner tempo ch'è passato
de agnoli era zzeppo,
c'ognuno santo è stato
ma mo s'è perzo er ceppo!
Ormai qui er celo è tetro
semo agnoli ammalati
e a troppi disgraziati
dovemo staje dietro.
Ma tu che te lamenti
e ggnente da fa' c'hai,
nun è che te la senti?
Na mano me la dai?
Der santo nun c'hai stinco
nun devi preoccupatte.
Io l'artri li convinco,
Tu inizzia a preparatte! ".
Sentenno st'orazzioni,
grattati li scongiuri,
penzai che i tempi duri
in fondo erano bboni.
Poi senza fa' rumore
me misi drento a lletto
e ar mio piu' dorce amore
je sussurrai 'n bacetto.
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All'angelo custode che Dio mi donò
volli dire chiaramente
che stavo diventando matto
cercandolo dovunque
al freddo e con il caldo
per mari, monti e luoghi angusti
fra topi, cani e gatti.
"Dove ti nascondi?"
Gli urlai con tutto il cuore.
"Perché non mi rispondi?
Mi dici se stai di fuori?
Oppure dentro casa
cercando qualche cosa,
di sotto o negli armadi
o stai giocando con i dadi?
Ho le tasche vuote,
lavoro non si trova.
Mi moglie è seccante
e mi riempie la testa di sciocchezze.
Forse uno scherzo della mente
o forse un sogno ad occhi aperti?
Sta di fatto che alzando prontamente lo sguardo
vidi una testolina.
Si sporgeva appena da una nuvola
e sbadigliando non poco
mi si rivolse dicendo:
"Chi è che strilla tanto?
Non vedi che riposo,
Oggi e' giornata di sciopero sindacale.
Ed è uno sciopero che condivido.
Qui da noi c'è un malessere generale.
Nel tempo che è passato
di angeli era pieno,
anche perché ognuno di loro in terra è stato un vero santo,
ma ormai sembra che i santi si siano estinti!
Ormai qui l'ambiente è tetro,
siamo tutti angeli sofferenti
e malgrado cio' ci tocca soccorrere
tanti sventurati come te.
Ma tu che ti lamenti
e non hai nulla da fare,
non è che te la senti
di darmi una mano?
Non sei certo uno stinco di santo
ma di questo non devi preoccuparti.
Io gli altri posso convincerli.
Tu pero' intanto inizia a prepararti! ".
Sentendo questi discorsi,
fatti i dovuti scongiuri,
pensai che in fondo i periodi difficili
non erano poi così male.
Poi senza far rumore
mi infilai a letto
e al mio dolce amore
sussurrai un bacio.
Composta venerdì 11 settembre 2015
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