Commenti a "Come il matematico e l'astronomo possono..." di Hermann Hesse

Una volta, le previsioni del tempo erano una sorta di terno al lotto: roba da "Barbanera", non ci azzeccavano mai, e tutti ne ridevano. Oggi, con i satelliti artificiali, si riesce a fare previsioni di breve e anche di medio periodo con precisione sconcertante.
     Mi dirai: si tratta pur sempre di fenomeni naturali, ma tutto ciò che è collegato all'intelligenza e alla volontà è di sua natura imprevedibile.
     Eppure, anche intelligenza e volontà fanno parte della natura, perché ne facciamo parte noi che le esprimiamo.
     Come, del resto, fa parte della natura il futuro, se il tempo esiste; e se non esiste, tutto è onnipresente, e basta solo sollevare il velo.
     Personalmente propendo (per dir così) per quest'ultima ipotesi.

Ma tali previsioni sono possibili perchè hanno per oggetto corpi celesti che si muovono  su orbite o traiettorie  e , dunque , - una volta conosciuta la velocità degli stessi -  non vi è nulla di strano nel prevedere  la loro precisa posizione in un momento futuro - fatte  salve  le difficoltà di calcolo , trattandosi di oggetti che si trovano  a grandi distanze da noi e tra di loro-.
Per l' infinita restante parte del futuro si possono formulare solo ipotesi che per quanto convincenti o probabilmente più dotate di altre , posso asserire con certezza  ( e dunque prevedere :-))  che esse non avranno  alcun valore di certezza circa gli eventi che prevedono.

L'invenzione del metodo applicato. La sfera di cristallo di Hesse.