Io vedo questa frase, in un certo senso, molto realistica, perché mi sembra recare in sé l'implicita convinzione che SOLO LA FORZA sia ciò che conta (perché, altrimenti, la ragione dovrebbe produrre la forza? Basterebbe e avanzerebbe la ragione); ma, sinceramente, auspicare che la ragione produca la forza, mi sembra un po' come auspicare che dai fichi nascano i rovi, o i cavalli dalle galline. Insomma: un pensiero... da dimenticare. :))
La ragione potrebbe, nella prospettiva a lungo termine (praticamente all'infinito) di Voltaire, soppiantare la forza; ma lo vedo estremamente improbabile, direi anzi utopistico, perché la ragione è facoltà cognitiva, mentre la forza attiene all'azione, e per questo motivo non potrà mai essere soppiantata o disarmata dalla ragione.
L'unico obiettivo realistico è che la forza venga un giorno sorretta e guidata dalla ragione, e non solo da essa, ma anche dal cuore. Divenga, cioè, forza mentale, forza spirituale, forza creatrice. Attenzione, però: DI UNO O DI POCHI. Una tirannide illuminata, sul pianeta delle scimmie (finché rimarrà tale), è il meglio cui si possa aspirare (e che si possa desiderare dai pochi che scimmie non siano). Altro che le finte democrazie in cui viviamo (si tratta in realtà di plutocrazie: anche addirittura in Atene la democrazia era legata al censo, dunque nulla di nuovo sotto il sole).