Commenti a "Qualche granello di dolore resta sempre..." di Silvana Stremiz
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postato da Silvana Stremiz, il
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postato da Biagio, il
Signori,
l'importante è vivere questo "passaggio terrestre", perché tale è, nella maniera più giosa e positiva possibile. Volenti o non volenti, la nostra vita, passata, presente e futura, è il frutto dei nostri pensieri. Pensieri che sono energia, la stessa energia di cui siamo fatti e di cui siamo parte.
Quindi, ok Sergio, dagli errori si impara, ma guardiamo avanti.
Chiedo scusa se ho suscitato l'"ironia" di qualcuno, non era mia intenzione salire in cattedra, ma diceva un grande, qual'era Socrate: "non sono d’accordo con te, ma darei la vita per consentirti di esprimere le tue idee".
Ad maiora.
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postato da Sir Jo Black, il
Caro Biagio,
Mi sa che allora sono un soggetto da analisi ... :) .
Certamente il mio cervello cancella il dolore e le angoscie di fatti negativi - e non sempre - ma il ricordo negativo sicuramente no ... E credo che questo sia più che normale ... Quei granelli di dolore che rimangono attaccatti alle dita sono i ricordi negativi che comunque possono a volte aiutarci a non fare più degli errori o frenarci e non farci fare più "errori" ...
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postato da Silvana Stremiz, il
Il cervello può cancellare tutto ma, se le feritè dell'anima non finiscono di sanguinare...allora per il cervello non c'è nulla da fare.
Resterà sempre qualche granello di dolore tra le dita.
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postato da Biagio, il
Rispetto, ma non concordo. Il nostro cervello, sebbene "questo illustre sconosciuto", è certo che, per aiutarci a vivere, tende a cancellare (anche totalmente) i ricordi negati. Ovviamente eccezioni a parte (v. traumi). In caso contrario, saremmo tutti, o quasi, sotto analisi.
Ma, al contrario, concorderei sull'enunciato esposto nel caso che esso si riferisca ad un granello generico: è inevitabile.
Grazie per l'ospitalità