Commenti a "Si deve ammettere che hanno ragione i poeti di..." di Sigmund Freud
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postato da Jean-Paul Malfatti, il
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postato da Giuseppe Freda, il
Lode al commento 4.
Hainoi è a mio avviso, più che hawaiano, nordcoreano.
Ma in ogni caso, ed a monte, resta dimostrato dalla frase che lo stesso Sigmund Freud era un caso clinico (nella specie: ossessione da onni-erotismo).
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postato da bluedeep, il
Fai riferimento però ad incomprensioni , a situazioni cioè di per se già non chiare, inoltre prendi ad esempio un rapporto di parentela speciale , in cui cioè :
A) - come tutte le parentele , non è possibile modificare tale rapporto e questo non è un dettagio da poco , infatti si possono ricondurre a ciò molti stati sentimentali confusionali. Se un figlio sentisse di odiare un suo genitore lo farebbe con più serenità , se il loro rapporto potesse concludersi , " ma in fondo rimane sempre mio padre".
Ecco, per il genitore la questione è differente , egli infatti è naturalmente portato verso l' amore incondizionato -e spesso ingiustificato e del tutto immotivato - del figlio, in questo caso l' amore vero non lascia spazio all' odio , neppure a quello spazietto riservato alla confusione .
B) - Il ruolo di genitore raramente viene perduto con la maturità - hainoi - del figlio , anzi tale maturità può dirsi , molto spesso , ritardata proprio dal senso di proprietà che il genitore non modifica neppure in età avanzata del figlio.
C) Hainoi mi suona molto Hawaiano :-))
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postato da margherita1, il
prova a pensa a quante storie sono esistite di figli che per incomprensioni hanno creduto di odiare il padre o la madre, poi però la verità era un'altra.
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postato da bluedeep, il
Cara Franc ciò che penso è che , laddove si confonda l' amore con l' odio , o l' odio con l' amore, l' amore non era vero amore e non si dica lo stesso per l' odio.