Commenti a I Sensi della Mela


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I Sensi della Mela
La conoscenza)
by Mercuzio

Quello che fai ti viene naturale,

adesso che ti vedo sono certo,
che tu non vendi quello che non hai,
tu dai e basta ,perché tu così sei.

Questo io penso,e intanto mi ,avvicino,
ti guardo,e mentre ti tendo la mano
ti chiedo “Chi sono ?”

Abbiamo superato, in un secondo
l’essere sconosciuti conoscenti.

La mano tua
stretta dalla mia mano,
un tuo rimbrotto, da me ben accolto
e,per me,il ghiaccio si è sciolto.

E siamo andati come vecchi amici
ad allargar le nostre conoscenze
a dare volto ai nomi,
a dare ai versi,concrete presenze.

In un minuto abbiamo superato
il tempo che ci aveva separato

E “I sensi della mela”
hanno scandito questa amicizia,
che si è concretizzata.
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I pensieri degli autori (amici)...

Una magica serata
di Salvatore Esposito

Quando Cleo mi propose di partecipare a questa antologia, inizialmente non avevo preso la cosa con molto entusiasmo perchè sarebbe per me stata la quarta a cui partecipavo e, come spesso accade, temevo non avesse suscitato granché interesse nei lettori, tranne per i pochi affezionati.

Probabilmente mi sbagliavo, anzi ne sono certo, non è la stessa cosa, non vivrà la stessa esperienza, c’è una sottile, velata curiosità che traspare; anche persone dall’aria severa, a volte intransigente, ecco che si appassionano, sfogliano le pagine con avidità, cercano magari quelle più piccanti, più esplicite, oppure gustano quelle più ermetiche, nascoste.

Dopotutto il tema della sensualità, per certi versi un po’ in decadenza, aveva bisogno di essere  riscoperto con una forma nuova, elegante, piena di curiosità, di sfaccettature, pur senza mai cadere nel volgare, creando nel lettore un sano interesse, capace di far rivivere momenti della propria vita forse un po’ sopiti, di cui se ne parla di rado, perché raramente si ammette la nostra, profonda e mai appagata voglia di viverla intensamente.

La serata di Sorrento, con la premiazione del premio Surrentum giunto ormai alla V edizione, in cui è stata presentata questa fantastica antologia, portava in se questa magica atmosfera, cioè quella di vivere il tema della sensualità in maniera libera, consapevole, sana; ha creato nuove amicizie, ne ha consolidato altre, ha fatto unire persone diversissime tra loro attraverso un unico grande interesse: la poesia.

La bravura e la simpatia di Cleonice Parisi, di Luigi Leone e di tutti gli intervenuti a vario titolo ha permesso di vivere un momento indimenticabile e, permettetemi, posso dire con orgoglio: c’ero anch’io.
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I SENSI DELLA MELA
di  AA.VV. a cura di Cleonice Parisi

..."La vita è quel serpente che non si limiterà a mordersi la coda, ma divorerà per intero il suo corpo, e nel rinnegare quel che era, partorirà la sua vera natura."

La danza del corpo è movenza sensualità, scioglietevi nel seguire il reflusso del mare, nessun eco vi renderà il sacro cuore, solo la profonda appartenenza riuscirà a consacrarvi al vivere.

Non vive il viver laddove non appaiono i colori di un fiore, schiudi le labbra e nell’umida appartenenza proferisci parole d’amore a chi al fianco ti cammina, non capirà se non glielo sussurrerai nel caldo ventre del suo fluido scorrere.

La danza del corpo renderà luce all’anima, non sottovalutare mai il vivere in virtù di un sacro tempio ad un dio errante.

Il tempio sacro e nel cuore degli uomini, ogni altro luogo sarà la sala da ballo delle vostre sinuose movenze, eco leggiadro del canto della vostra anima.

Il ballo ora era cominciato davvero, le movenze erano morbide i corpi nudi, così come nude erano le anime, e nel ballo sincero apparve l’utopia di un viver nuovo.

Cleonice Parisi

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