Scritto da: Alessio Fabretti
in Diario (Sentimenti)
"... Dove sei stato tutto questo tempo – dicevano i suoi occhi – avevo perso le speranze, ma sapevo che saresti tornato. Avevo avuto paura in questo periodo. Paura che accadesse qualcosa d'irreparabile in questo luogo, questa città ormai diversa". La mia voce, in genere decisa e imperiosa era titubante, i nostri sguardi incrociati erano fissi gli uni negli altri e la bocca muoveva parole indistinte, soffocate, la gola impediva. Un passo ancora e le mia braccia aperte la circondano, anche le sue sul mio collo, mentre le labbra in un bacio delicato accostano. Un momento magico, il tempo sembrava essersi fermato.
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