Le affinità sono torrenti sotterranei, ma che sfociano nel Cielo.
Composto sabato 5 novembre 2022
Le affinità sono torrenti sotterranei, ma che sfociano nel Cielo.
Vivere la bellezza significa credere nei tesori racchiusi in ogni individuo e pronti a svelarsi con un contatto d'anima autentico e sincero.
Quando davanti a una determinata situazione, positiva o meno, diciamo "è andata come deve andare", non dovrebbero esserci né fatalismo né rassegnazione né deresponsabilizzazione, ma semplicemente accettazione di tutto ciò che ci è stato dato, nel qui e nell'ora, attraverso le scelte fatte in precedenza. Il fatalismo è staticità passiva, l'accettazione è decisione dinamica e si basa sulla fede. Che è resa profonda ed è sinonimo di fiducia. Perché... credere è cedere.
Cosa c'è nella mente di un gatto? Gli etologi si pongono questo quesito da decenni, ma non sono ancora riusciti a dare una risposta. La verità è che siamo noi umani a porci domande troppo grandi per la nostra comprensione. Credo che nella mente felina ci sia un mistero troppo insondabile per essere risolto da semplici test psico-comportamentali o osservazioni con strumenti all'avanguardia. E il gatto, questo mistero, lo difende a spada tratta. Pardon, ad artigli retrattili.
Svolgi la tua missione senza ricercare l'approvazione degli altri. Deve essere la passione a guidarti, non il desiderio di gloria. Presenta al mondo il frutto del tuo impegno e cerca di comunicare le tue idee per quanto è possibile, ma non farne un'ossessione. E non abbatterti davanti alle critiche e alle incomprensioni. Le persone davvero importanti saranno sempre al tuo fianco e ti sosterranno in qualsiasi circostanza.
Dobbiamo essere noi i primi a credere in noi stessi. Gli altri potranno darci tutte le parole di stima e incoraggiamento del mondo, ma se non crediamo in noi stessi, non potremo portare avanti i nostri progetti. Invece di cercare conferme all'esterno, chiediamoci prima di tutto se ci piace ciò che stiamo facendo, se siamo soddisfatti del nostro operato. Solo successivamente sarà bello sentire il parere delle persone care che condivideranno con noi le loro impressioni e ci appoggeranno, credendo nel nostro potenziale.
Non facciamo mai l'errore di confondere i compagni di viaggio con i compagni di missione. I compagni di viaggio possono supportare, incoraggiare, creare connessioni, e noi possiamo fare lo stesso per loro. Ciascuno però, arrivato a un bivio, intraprende una strada differente, sebbene diretta alla stessa meta. A quel punto bisogna comprendere e lasciare andare, perché è giusto che ciascuno segua la propria personale missione. I compagni di missione invece sono con te in ogni circostanza poiché tendono allo stesso obiettivo. Se seguono il tuo cammino, e se tu segui il loro, non è per dipendenza o per paura di smarrirsi, ma perché il vostro percorso coincide perfettamente.
La pace è il fondamento della felicità. Se siamo felici, ma non siamo in pace con noi stessi, la nostra gioia potrà essere anche intensa e sincera, ma avrà il sapore dell'effimero perché avremo sempre il timore che ci sfugga dalle mani. Saremo sempre in allerta e, pur gustando il momento magico in pienezza, ci faremo prendere da dubbi, scrupoli e pensieri di ogni tipo. Quando siamo in pace, invece, pensiamo: "ho fatto tutto quello che dovevo e potevo. Non ho niente da perdonarmi o rimproverarmi, nessun rimpianto del passato e nessun timore per l'avvenire". Non chiediamo niente, non ci aspettiamo niente, semplicemente godiamo del momento presente. Questa è la chiave che apre le porte alla felicità.