Se c'è una condizione senza la quale vien meno il concetto di esistenza, questa è il dolore. Eppure l'essere umano vuole prescindere da tale condizione, ne ha una paura atavica, se ne guarda bene.
Certo non ce l'hanno insegnato ma il dolore fortifica, eleva, sublima. Il dolore è vita, è trasmutazione. Rifiutarlo peggiora le cose, ti allontana da te stesso, allunga la sofferenza.
La luce è lì in abbondanza per tutti, ma ci si apre ad essa quando c'è amore incondizionato, quando si riconosce che il disegno è perfetto. E spesso ciò accade dopo forti traumi, quando l'anima non ne può più e ti induce a trascendere la paure, i blocchi. La paure non saranno mai così buie quando la batosta è forte, quando l'anima ti bussa veemente, certa che finalmente ora sarà ascoltata.
Siamo fatti di ego, di personalità, ma più profondamente siamo anima, siamo luce, siamo.