Scritto da: Andrea Buriani
in Diario (Pensieri)
Fa che ciascuno
si procuri soltanto
ciò che gli serve
e che in vita doni,
se non altro, ciò che può.
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Fa che ciascuno
si procuri soltanto
ciò che gli serve
e che in vita doni,
se non altro, ciò che può.
Il vecchio tronco,
dalle sue mille vite
abbandonato,
ancor vede germogliar
dalle radici rami.
Cinque passeri,
su cinque fili tesi:
mi-sol-si-re-fa.
Può essere casuale
la melodia del cosmo?
Vorrei esser io
la più bella di tutte.
Tu, tempo, passi
ed io sarei la stessa,
se specchio non mentisse.
Filtra un raggio -
sul muro, un sole mio
scivola piano.
Ognor tu madre
di parole e sogni
notte feconda.
Il bacio è quel lampo meraviglioso,
un sospiro silenzioso che mette a tacere il chiasso del tempo.
Non hai bisogno di tante persone per essere felice. Hai bisogno di persone che riempiono la vita di colore, d'amore e di tanto buonumore.
Buongiorno.
Profumano di felicità
quelle case in cui ha dimorato la semplicità di una vita,
attorno ad una tavola imbandita.
Quanto amore ancora si respira
dentro quella malinconia
che mai nessuno riuscirà a portare via.
Lo scoppiettio delle castagne,
quella bimba che non vedeva l'ora di diventare grande.
Un presepe allestito senza fretta,
con un cuore sempre desideroso di far festa.
Un giradischi dalla puntina rovinata...
ascoltare mille volte quella canzone sdolcinata.
Quanta felicità passata tra le mani... ed ora cosa resta?
Resta il cuore di una bimba cresciuta troppo in fretta.
Si vestiva di pseudologia fantastica ogni singolo momento poiché non riusciva a farne a meno scartando la verità che non riusciva a manipolare per il suo spiccato narcisismo di essere ciò che in realtà non era.