Scritto da: Antonio Cuomo
in Diario (Pensieri)
Dio è il padre di tutti e ognuno deve sentirsi figlio Suo.
Composto lunedì 28 giugno 2021
Dio è il padre di tutti e ognuno deve sentirsi figlio Suo.
Si ama veramente quando si rispetta la propria libertà, ma se dovete lottare per entrare nel cuore di qualcuno... allora lasciate perdere.
Scinnu ri la vanedda e ntruppicu ne me ricordi ca sannu ri gelsuminu e zagara, ri salsa di pumaroru ca priparanu pi lu nvernu.
Caminu comu li me anni, ca annu 50 anni eppuru rintra mi sentu ri avirini ancora 20...
Sorridu a sentiri na matri col suo accento nordico ca rici o sò picciriddu: prestami il cellulare amore!
A matri chiedu in prestito una cosa sua?... mah!
Ed io hai in visione a facci nchiappata ri criaturi ca jocavanu a mucciareddu, i machini eranu in fila posteggiati e tu pi vidiri dunni eranu ammucciati t'avia calari, e si riria tantu ca li truvavi pi lu rumuri di la risata, e poi si currieva nta lu muru a gridari: batti bani liberi tutti...
Si è veru, avevanu li ginocchia nivuri, a facci nchiappata, ma jucavanu cu nienti, eranu amici e cumpagni, li matri avevanu un pocu di tempu pi fari li sirbizza e i picciriddi, puru si unn'avianu cellulari e giochi di tutti i tipi e qualità erano spensierati.
Ora hannu tuttu e sunnu annoiati, sembranu anime in pena e invece hannu sulu bisognu di essiri menu viziati e viviri la sua età senza abitualli ad aviri tuttu.
E fari comu di picciriddi ca jocavanu, s'ammucciavanu, si chiamavanu e currianu beati e puri si unnavianu nienti erano pieni di felicità.
Traduzione.
Sto per uscire da un vicolo e la mia mente inciampa nei ricordi, odore di gelsomino e zagara, di pomodoro fresco cucinato per la conserva d'inverno.
Cammino come i miei anni che sono 50 ma dentro l'anima sono 20.
Sorrido a vedere una madre che dice al figlio piccolo: prestami il cellulare amore!
- la madre chiede in prestito una cosa sua?
... mah!
Ed io rivedo la faccia sporca dei bambini che un tempo giocavano a nascondino, le macchine posteggiate in fila... e per scoprire dove erano nascosti dovevi abbassarti e guardare sotto, si rideva così tanto che li trovavi per il suono delle risate e poi si correva al muro a dire la frase: batti bani liberi tuttiiii!
Si è vero, avevano le ginocchia nere e le facce sporche, ma giocavano con poco, erano amici e compagni, le mamme avevano più tempo e facevano i mestieri, i bambini anche se non avevano cellulari e giochi di ogni tipo erano spensierati.
Ora hanno tutto e sono annoiati, sembrano anime in pena e invece sono solo bisogno di essere meno viziati e vivere la loro età senza abituarli ad avere tutto.
E fare come quei bambini che giocavano, si chiamavano, correvano beati ed anche se non avevano niente erano pieni di felicità.
Haiku
sogni nel cuore -
fausto decanta giugno
nella mia quiete.
La sera porta via tutto anche le domande di cui non hai avuto risposta, la notte dicono porti consigli, attendiamo l'alba e si spera anche nelle risposte.
Ci sono decisioni da prendere anche quando continua a piovere, anche se i tuoni ci spaventano, anche se l'unica luce che si vede in cielo dura meno di un secondo e ti riempirà di paura.
Non provare mai ad ingannare le "persone rotte". Rimarresti sorpreso da quello che possono fare se tocchi la loro vulnerabilità.
L'amore è...
Il giorno e la notte.
La ricchezza e la povertà.
L'estate e l'inverno.
La causa e l'effetto.
Un'illusione e una certezza.
Una parola e un'azione.
L'amore è arte.
È l'arte non deve essere bella; deve farti sentire qualcosa.
Sarò testarda, complicata, ribelle, imperfetta e anche troppo emotiva, ma non sarò mai né una mezza amica, né un quasi amore. Il mio motto è sempre stato: essere tutto o non essere niente.
E poi ti rendi conto che elemosinare qualcosa che non è mai stato tuo è come cercare disperatamente qualcosa che non lo sarà mai.