Scritto da: Cesare Puccio
A volte ci distacchiamo talmente tanto dalla voglia di amare, da non renderci conto che quel muro lì davanti l'abbiamo creato noi stessi.
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A volte ci distacchiamo talmente tanto dalla voglia di amare, da non renderci conto che quel muro lì davanti l'abbiamo creato noi stessi.
No, non ho mai creduto ai colpi di fulmine... mai creduto alle relazioni che scoppiano sin da subito. Credo a tutto ciò che cresce lento, a tutto ciò che è graduale, a tutto ciò che si costruisce nel tempo... credo a quegli amori che ogni giorno mettono un tassello, quelli che ti fanno affannare, che ti fanno sudare prima di comprendere che siano nati! "Credo all'arrosto che cucina lento e non al fumo che annebbia e basta."
A volte mi fermo a guardarti, perché non saprei cos'altro aggiungere. Qualunque frase sarebbe superflua, figuriamoci farti un cenno e distrarre la tua spontaneità. Per tanto bella che sei, come potrei avvicinarmi se so già che mi reputi arrogante e pieno di me... allora mi sta bene osservarti, perché ogni scultura è già piena di luce propria!
Quando la gente cambia, fregatene e cambia anche tu... che a differenza d'altri, il vento non t'ha mai spostato!
Cerchiamo e vogliamo tutti le stesse cose e tendiamo a farle notare tramite un commento, uno stato, un link o un video. E poi, con gli stessi strumenti evidenziamo quello che non cerchiamo, che non vogliamo... insomma alla fine osservando bene, sembriamo tutti dipinti dello stesso autore, con qualche sbavatura qui e la, tanto da rendere difficile capire chi si distingue realmente, chi mostra il suo vero io e chi costantemente finge. Tutto questo fino a quando non arriva una conoscenza approfondita, che a volte ci mette ancora più in difficoltà, questo perché ormai esiste l'imparare a memoria ciò che è giusto e sbagliato senza poi magari metterlo realmente in atto, perché talvolta è tanto un dito la differenza che c'è dalla vita che si mostra a quella che poi realmente si vive. Ma credo che il problema più grande è diventato il "Social" ovvero il grande schermo di noi comuni mortali... dove possiamo essere elogiati o criticati, dove ci viene data la possibilità di esistere come esseri distinti o di coesistere da comuni mortali, dove una semplice approvazione ti da merito ma una minima disapprovazione può renderti nulla in un secondo. Concludendo, saremo anche tutti sotto lo stesso cielo, ma molti vivono all'ombra di un like.
La mia serenità non mi basta, io voglio la felicità delle persone che ho attorno.
Tre tipi di persone non mi piacciono:
Quelle che vanno dove soffia il vento, quelle che smettono di cercarti quando capiscono che da te non possono ottenere nulla e quelle che sono superficiali nei rapporti umani.
Tre tipi di persone mi piacciono:
Quelle che vanno appositamente controvento, quelle che ti cercano perché hanno il piacere della tua persona e quelle che danno valore ai legami.
Le prime, il tempo di capirle e le metto da parte per sempre.
Le seconde il tempo di accettarmene e sarei in grado di donargli anche l'anima se necessario.
Amo la gente ambiziosa, amo la gente che sa reinventarsi, amo la gente sicura ma non presuntuosa, amo la gente che già grande vuole diventare più grande ancora, amo la gente che rischia, amo la gente che non teme la concorrenza, amo la gente testarda ma che sa ricredersi lì dove ce n'è bisogno... amo la gente che osa per crescere.
A me non è fottuto mai un cazzo di distinguermi con l'intenzione di farlo appositamente... se la gente mi ritiene tale e quindi diverso in senso positivo, bene, altrimenti va bene uguale, tutta questa necessità di diversificarsi perché?
Ognuno ha la sua storia, ed io la mia non posso raccontarla a chiunque. E a volte in certi dialoghi, d'istinto abbasso gli occhi e penso... "ah se sapessi".