Scritto da: Cristian Di Napoli
Non so come fosse possibile, ma non riuscivo a smettere di stargli vicino.
Mi sentivo come una vite accanto ad una calamita, e ogni volta che rideva era impossibile non farlo a mia volta.
Spesso mi ritrovavo a sorridere da sola come un'imbranata, ad incrociare i suoi occhi senza dire una parola.
E quando lo guardavo mi rendevo conto che nel suo sguardo c'era tutto quello che avevo sempre desiderato, ma che non sarei mai riuscita a raggiungere.
Perché le persone come me hanno paura.
Paura di fallire, di soffrire o di chissà quale altra cosa. Quando invece sarebbe bastato solamente un po' di coraggio, un po' di più, per provare ad amare ancora. O semplicemente per poter dire "non mi importa se non ce l'ho fatta, io dovevo dirglielo".
Dovevo dirglielo che da quando l'ho ho visto per la prima volta, mi sono persa, che da quando ho viaggiato nei suoi occhi, non sono riuscita più a tornare indietro. E magari chissà, avrei potuto scoprire che anche lui si era perso nei miei. E magari un giorno avremmo potuto trovare la strada insieme, tenendoci stretti, senza perderci mai più.
Composto domenica 1 marzo 2015

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