Scritto da: Cenerino
in Diario (Sentimenti)
Oggi, in questo giorno distorto, riaffiora il barlume di un lontano rimembro d'anima, stanca, ferita ormai, arresa. Sei lì nel profondo, bambino interiore che piange stanco d'esser rinchiuso; sono pesanti le catene che addosso ti hanno gettato, persone amorevoli al dire ma, spietate in agir a ferirti. Io loro ho concesso tale lapidazione, per cuor mio di far carico in me dei loro fardelli, perdonami piccolo mio. Scusami se di te non son riuscito ad essere scudo; il bisogno mio di sentirmi integrato, la sensibilità tua estranea in questa terra dove sono cresciuto, come ogni fanciullo anch'io chiedevo semplicemente d'esser amato. Oggi riecheggi e quarant'anni sono passati, il tuo silenzio è stato per me il dolore più profondo, ora son padre e nel giocar coi miei figli rivoglio sentir la tua voce. Oggi, in questo sabato afoso, voglio sentirti tornare anima mia; vieni dolce bambino, riscopriamo il senso di questa nostra vita attraverso la magia del gioco d'infanzia. Oggi io parlo a me stesso e mi dico ti amo. Oggi a te anima dolce chiedo grazie per non aver mai quest'uomo abbandonato.
Composto sabato 27 giugno 2020