Scritto da: Enzo Di Maio
La mia vita? Una porta dove tutti hanno preteso di entrare senza mai bussare.
Composto mercoledì 30 giugno 2021
La mia vita? Una porta dove tutti hanno preteso di entrare senza mai bussare.
I buoni forse avranno meriti riconosciuti nell'aldilà, se esiste, ma nella vita terrena se la prenderanno sempre in culo.
Per fortuna io andrò all'inferno.
Camminiamo, ma solo per un po', veniamo dall'alto e la dobbiamo tornare. Ehi, alza gli occhi, guarda il cielo, parlami, io sono qui.
La vita è sempre quella che ti danno e mai quella che vorresti fosse. Siamo solo un numero progressivo, nulla di più.
La cosa che più apprezzo di te sono le tue frequenti assenze.
C'è tutto un mondo la di fuori. Digli che sono occupato, e chiudi bene la porta.
Io?
Appartengo ad un tempo senza tempo.
Ci vestiva solo una chitarra e qualche fiore, cercavamo amore, rincorrevamo illusioni.
Ci hanno nutrito con guerre e delusioni.
Noi umani. Occhi per vedere, cervello per pensare, bocca per parlare e il culo per campare.
Sono vittima di mio padre e dello studio. Non fossi stato costretto a leggere montagne libri ora non capirei un cazzo ma vivrei felice.
Vivo in un paese dove il più benevolo pensiero che il prossimo può esprimere su di te è: "ma chi quello? Non capisce un cazzo!" Ma credimi, l'importante è fargli credere che è vero!