La memoria è il racconto delle cose passate come un fiore su un prato o un sorriso di gioia. Ma anche di quel filo spinato quel cancello di ferro la camicia a righe e la puzza di merda. Le marce della morte, campo dopo campo Umanità invisibile di ombre allineate senza sesso e senza età che non possono fermarsi violate dalla colpa di chi sopravvive. Memoria della paura che nasce dal terrore dall'annichilimento di ogni pensiero. La mia colpa è di essere nato, il mio nome non importa mi chiamano con un numero che non riuscirò a cancellare mai. Sono navi nell'erba queste nuvole che passano e fuggono lontano... almeno loro. Io sono un'anima bruciata sul muro gettata a terra tra scheletri ammassati condannati all'oblio. Io non posso perdonare ma ho imparato a non odiare. Oggi, oggi... oggi ancora oggi si parla di razze per questo è importante ricordare il nostro tormento quelle urla affidate al vento in ascolto quella decomposizione di corpi ancora vivi per questo è importante ricordare, parlare, testimoniare perché i forni bruciano ancora.
Il peso delle parole (dedicata a Giovanni Falcone)
Il fiato della mafia è sul mio collo ma io rappresento la legalità lo stato la convivenza civile. Oltre al magistrato che non può accettare l'illegalità c'è l'uomo di ideali che non può vivere nella paura e nel ricatto. Vivo con spirito di servizio la lotta contro questa piovra non come scontro personale ma come impegno straordinario nell'ordinarietà che deve riguardare tutti contro un fenomeno indegno e come comunicazione alle generazioni future a non chinare il capo. La mafia è un fatto umano e come tale avrà una fine credo fermamente che la cultura mafiosa verrà sconfitta dai giovani che sono l'espressione migliore del nostro paese. Gli uomini passano ma le idee restano e camminano sulle gambe di altri uomini. Il 23 maggio, giorno della mia morte non hanno posto fine al mio lavoro ma lo hanno reso eterno ponendo nel cuore dei giusti un seme che non smetterà mai di germogliare.
Domani non è nulla. Tremo. Dovrò oltrepassare queste pareti andare oltre senza guardare indietro andare via da tutti i perché. E adesso? Scriverò su carta riciclata una storia mai narrata. Vai via anche tu e non aver paura nel giardino degli amori finiti non c'è terra per questa pianta. Sopravviverò? Il tempo passa sulla gente che ignora i nostri passi domani verrà e dovrò lasciare andare quel che i miei occhi hanno visto e mai più scordato. Il pianoforte suona. Danziamo d'amore giorno e notte ed è un bacio che illumina il buio e da significato a Dio. E così anche se finirà la nostra energia resterà immortale nel tempo e nel cielo e resteremo qui, oltre ogni finale.
l'esistenza è fragile ed il tempo breve. Non esistono alchimie per migliorare la realtà né emozioni o sentimenti di fantasia ti vogliono bene in comodato d'uso, abbracci in affitto ed ipocrisia gratuita. Tra i miei capelli bianchi vive un granello di bambino come uno squarcio dentro un muro un pegno mai richiesto nell'attesa che commuove. Il fiume è in piena e la mia stanza allagata. Esco, indosso la città. La gioventù non ha memoria ed il futuro è una parola ingombrante. Un'ombra di tempesta smeriglia le mie vene affatica il motore. Quando il dolore è frutto dell'amore non ci sono cure ed io sono un malato terminale che non può essere salvato. Vorrei riveder le stelle che sono contro il cielo al limitar del mondo in questo posto e altrove.
Non ci pensavo quando il tempo era infinito nel primo incontro con la vita non mi sono reso conto che avevo già le mani legate un polso contro l'altro...
è inutile barare vince sempre il mazzo anche se sono innamorato
Dovrei fregarmene smettere di pensare la mia mente non può gestire questa strada pensa con le parole che conosce...
Cammino da 50 anni tra divinità e demoni è un grande fuoco ma la messa è finita tra croci dritte e capovolte rimango solo io dopo l'esplosione.
Non ci pensavo quando il tempo era infinito nel primo incontro con la vita in quel respiro di futuro avevo già perso la partita.
La struttura della luce si muove in assenza di peso racconta l'esperienza del pensiero pulviscolo divino generato e sospeso prima che venga contaminato da percezioni antiche forme geometriche parziali, indefinite... l'apparenza va in scena farse e comparse popolano il teatro del mondo sciacalli, avvoltoi ed illusionisti inventano il peccato per fare acquisti... Soltanto il mio spirito può salvarmi dall'anomalia della classificazione percezione dell'inganno fallimento dell'illusione... La vita non può essere una brezza leggera ma è tempesta solare e fuoco che brucia è un mare in burrasca è un fiume in piena... e dopo il respiro io sarò cenere energia libera di un vento ribelle
Abbracciami quando cala il sole e l'azzurro diventa corallo quando l'orizzonte accoglie il nostro sguardo...
Abbracciami quando il cielo diventa teatro e noi, spettatori di luci lontane e stelle danzanti...
Abbracciami nella luce piena appariremo incomprensibili e tutto sarà inspiegabile ma il nostro amore illogico diventerà un ramo in fiore...
Abbracciami nello scorrere del tempo e fa ch'io non sia mai il vecchio, ma parte del tuo cambiamento...
Abbracciami quando l'oscurità mi rubera le forze e come una piuma che danza nel vento cancella la paura ed ogni incertezza e sussurra al mio cuore senza dire una parola...
Abbracciami e tienimi stretto respira il mio respiro e sostieni i miei passi incerti affinché la poesia che abbiamo scritto insieme diventi il canto di ogni innamorato...
La rabbia alza muri al cielo ponti senza ringhiere e rotaie nell'abisso disegnano un luna park senza fantasia ed io mi sento annegare non ho rifugio in questo niente... e le mie ossa sono fango ed i miei denti sono avorio e la mia pancia un frastuono di emozioni... Resto alla finestra e guardo altrove. Davanti ai miei occhi l'invenzione del tempo mi fa vagabondo... Il sole gira ed io prendo la rincorsa un salto e sono in volo luci di un teatro, un salto e prendo vita palcoscenico sul mondo, un salto e sono universo scintillante dimensione di un sogno... c'è aria fredda ed acqua su di me e l'odore della campagna ha un senso di profondo che da un centro al mio restare... Non c'è errore nella poesia e tu sei versi ed armonia e tu sei quel secondo che durerà per sempre... Stringimi le mani io non ho parole ma solo confusione e battiti di cuore... guardami negli occhi siamo oltre ogni immaginazione... Baciami adesso noi siamo in ogni direzione... Cade la pioggia gocce di brace sulla mia carne e tu sei il fuoco dell'oblio in questo attimo di eterno che io chiamo Amore...
c'è un pensiero di fretta che invade il mio mondo una lampada ad olio fa più odore che luce l'universo restringe i contorni ed ogni mano sembra amica, fraterna... c'è fragore al mio di fuori occhi malvagi polvere sospesa al limitare del giorno... Io sono oltre lo stupido orgoglio.
Il sentiero verso il mare il senso dolce del ritornare come un onda come un ricordo come il pane tagliato di fresco dalle mani di mia madre come le corse in mezzo alla strada sotto gli occhi di mio padre... Il pensiero valica questo confine silenzio da salvare tra le cime innevate slogatura di un'immagine senza rifugio né oblio rimorso di un cielo spento da rifare in cui persi la mia voce sotto un sole orfano d'amore... io sono oltre il vento del rimpianto.
La luce del mattino taglia la stanza spade conficcate nell'aria... Avvenimenti e vicende abbandonano la terra della narrazione... è uno strano posto l'universo che ho creato bagagli affilati dal passato tinteggiano d'utopia il futuro romanzo sbiadito di un'anima privata...
Dietro porte accatastate corrono come binari narrazioni di mondi possibili vite parallele mai incontrate... cosa ho dimenticato per essere davvero me stesso!
C'è un pensiero di fretta che invade il mio mondo rugiada disseta l'arsura e un giglio bianco saluta l'aurora... Un nuovo giorno un nuovo incanto non mi sono mai perso né mai ritrovato Il racconto di me ha un'atmosfera elementare purezza di un ombra consapevole non c'è fine alla mia storia ma un orientamento naturale...