Tutta la vita umana ruota sotto il segno della vulnerabilità, del fugace che si scontra contro il nostro desiderio di amore infinito e durata. Tutto il valore che attribuiamo alla bellezza nasce sotto questo segno, la consapevolezza della perdita che, a modo suo, ha trovato una via di fuga per farsi immortale. L'arte è questo: un frammento di divino sulla terra.
L'essere umano è l'unico animale che non accetta di essere quel che è. Non accetta la morte, che trova quasi sempre uno scandalo, una terribile offesa contro di lui, non il suo aspetto fisico che spesso trasforma fino alle estreme conseguenze, non il suo sé, che in linea di massima non ascolta o ignora. Egli, creatura fra le creature, accomunato a tutte le altre creature dalla stessa, inderogabile legge naturale. Egli il ribelle, il sapiente, l'errore.