Scritto da: Fragolosa67
in Diario (Esperienze)
Come una stella come una roccia. Io sono polvere, domani pietra. Insieme a tutti. Chiesa di altri.
Noi siamo le nostre emozioni. La musica che abbiamo dentro ci riporta a vivere il riflesso di un raggio di luce. La pioggia e le intemperie sono la nostra sofferenza, ma anche la grazia che ci fa crescere e comprendere. Un pianeta fra tanti pianeti che per morire attira ciò che ha davanti e all'ultimo istante, sprigiona energia in un esplosione d'amore per ciò che lascia. La vita siamo tutti. La vediamo ma non ci soffermiamo mai a carpirne l'essenza e i suoi segreti fatti delle stesse leggi dell'universo. Chi sono veramente? Un cosmo dentro un cosmo. L'eterno esistere di un soffio. Un segreto rivelato per chi sa guardare e il mistero di una morte che non esiste perché il respiro di Dio è eterno come il nostro cammino.
Si decompone il mio corpo e gli elementi si separano. Torno ad essere essenza comune ad ogni specie e, se mi indurisco, contengo in me ospiti di vita.
L'acqua, la terra, il calore di un raggio e il vento che mi lima. Io, dura pietra, divento molle se l'acqua mi scava e lascio che essa mi attraversi come sangue di oggi nelle vene. Tanta polvere trasportata dal mare, corrosa dal tempo e dal vento, seccata dal sole e scavata nuovamente dall'acqua casa di vermi e di piccoli insetti. Nutrimento di essi quando ero corpo decomposto e solo, nel mio destino di uomo.
Composto domenica 25 gennaio 2015