La mia strada è sempre stata irta e difficile, tante lacrime e pochi sorrisi, per un traguardo conquistato ci sono state tante e tante sconfitte. Conosco profondamente il senso di amaro che si prova nel non poter fare ciò che si desidera e che diventa come il fiele nel rendersi conto che non è per incapacità che l'obiettivo non si raggiunge ma per impossibilità a causa della mancanza della materia prima. Niente è più deludente di sapere e non potere. E la vita scorre senza che nulla cambi, ma cambia il modo di percepire, approcciarsi, ascoltare, cambia la mentalità, prima aperta e disponibile, ora attenta e scrutatrice. Se l'incertezza fosse oro la mia casa sarebbe il deposito di paperone, se la tristezza fosse acqua, io avrei tutti i mari, fiumi, laghi e stagni del pianeta, cos'è un sorriso avendone dimenticato l'aspetto, cos'è la serenità non conoscendone il calore. Ancora è lungo questo vagabondare in cerca di qualcosa che almeno per un paio di secondi della mia tribolata vita mi doni una parvenza di spensieratezza. Dunque un giorno finirà l'attesa di questo non so che, che per quell'attimo che ripaga la mia stanca esistenza mi faccia sussurrare al vento, il mio vagabondare in fondo non è stato vano.
Composto lunedì 25 maggio 2015
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