Ero per te il sole come per gli alberi. Ero il frutto del tuo amore. Stavi ore ad aspettarmi, portavi sempre qualcosa. Ero i tuoi giorni da completare assieme. Ero l'unica, nessuna donna guardavi come me!
Ero le lancette del tuo orologio; da fermare. I secondi facevano da battito al nostro amore.
Ero il corpo da amare in ogni luogo.
Ero la felicità attesa alla fermata del tram.
Ero quella che ti dormiva sul petto tutta la notte.
Ero quella che ti preparavo il caffè la mattina e tu mi abbracciavi continuamente.
Ero la bocca che cercavi sempre.
Ero. Ero. Ero!
Ora sono sola una donna che non ti aspetta alla finestra, non sono i tuoi giorni da completare, non guardi solo me, anche se mi trucco come prima. Se guardi l'orologio è solo per uscire con altri: per la partita.
Ci amiamo solo nel letto!
Si! Nel letto, ma solo per poco e quando vuoi.
Non mi aspetti più alla fermata. Torno a casa da sola, il caffè: quello con gli amici al bar. Io a casa da sola. Non dormo più nel tuo petto, ma quasi sull'orlo del precipizio. Non so cosa sono gli abbracci, mentre prima erano caldi, passionali ora sono freddi e distaccati tanto un rituale. Mi lamento e ti da fastidio, ma non capisci cosa voglio.
Non cerchi più la mia bocca e quando ritorni non mi sfiori nemmeno ed io resto come una donna sola con me stessa.
Io ero! Io sono una donna da amare.
Composto sabato 25 novembre 2017
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