Vita
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Mi sono maledettamente attaccato a te, tanto da far fatica al pensiero di doverti lasciare. Mi hai fatto conoscere le bellezze dell'alba che apriva gli occhi al nuovo giorno e, prendendomi per mano, assaporare le delizie delle primavere, delle estati. Aiutato a soffrire negli autunni di foglie brune, negli inverni freddi e bui. Mi hai fatto incontrare Dio, senza il quale mai avrei potuto rinforzare gli argini del fiume ed approdare sull'altra sponda senza annegare.
Per sopravvivere al naufragio mi sono nutrito di zuppa di spine, ortiche all'aceto, spiedini di lische salate...
Quando tutto sembrava avere un epilogo scontato, immettevi aria nei miei polmoni per costringermi a respirare il fetore della Terra che si cibava di carne umana, confezionando sandwich di bambini del Beslan, involtini di Bagdad all'Occidentale, fuochi d'artificio alla Jihad Islamica, cocktayl di uranio all'arrabbiata, spianata alla Madrilena, spuntino al Burka Italiano, pizze farcite al petrolio.
Mi hai fatto provare orrore e rabbia per lo "Tsunami", l'onda assassina che ha travolto case, ingoiato donne, vecchi e bambini indifesi. La promessa (!?! ) che un giorno avresti fatto dono della pace nel Mondo! Vorrei dirti "Grazie" per avermi concesso il "privilegio" di assistere ignominiosamente alla sconcertante rappresentazione teatrale del ... [segue »]
Composto sabato 2 aprile 2005
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