Scritto da: Enif
in Diario (Esperienze)
Credo nel vuoto assoluto perché è l'unico motivo per credere in qualcosa di veramente reale.
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Credo nel vuoto assoluto perché è l'unico motivo per credere in qualcosa di veramente reale.
In amore starai a contatto per molto tempo con il cielo,
e se ne toccherai un giorno il fondo
ti troverai alla fine di tutto tra le mani,
stelle e stelle di mare.
Se in amore ci facciamo male è solo perché alla fine vogliamo farci abbracciare.
Tanti piccoli uomini messi in fila in percorsi strani e modali di vita quotidiana, decisione silenziosa dettata e voluta per perdere l'uomo e trovare solo il bilico di una pedina che non sarà mai sorretta ma semplicemente sostituita.
Come fai a dimenticare tutto di noi? Di prendere e chiudere tutta la nostra vita dentro un ultimo cassetto? Come stai? Se ora sei felice vorrei avere anche solo una piccola parte del tuo sorriso per stare un po' bene con me stesso, in questo momento il cui il mondo mi sorpassa inesorabilmente lasciandomi fermo ad ogni incrocio che voglio passare per guarire il cuore, e se... anche tu stai vedendo in alto questo rosso, possiamo attendere alcuni attimi per farlo cambiare e attraversarlo nuovamente... e insieme.
Compro il tempo di questa stanza magica. Appoggio le mani su di un falso tavolo, e tutto si sovrappone in un dato senso curato dal fato. Guardo nel piatto con dentro rune, e alle pareti di candele che danno parvenza luce. Gli incensi sono accesi, e nel profumo vivono nubi di misteri. Ora inizia il gioco, dopo una stretta mano del credere al tutto e nello stare ad ascoltare. Mischia, tra la voce e le dita fini delle date tratte alle immagini vive. Sono ora attori vecchi e nuovi, numeri singoli alternati alle persone, a volte fanti re e regine che prendono voce e fila dalla vita passata in una avanti destinata. Chiedo alla fine per l'amore, ma la carta girata è un asso nero, dal risvolto cuore. Gli occhi si abbassano e nel ligio dolore, mi arrendo alla sentenziata ragione. La porta alle spalle si chiude come la storia raccontata, mi chiedo adesso se sa, che era lei la mia amata.